I ragazzi della I A dell’istituto “Galilei Costa” di Lecce tornano alla carica contro il bullismo e lanciano la campagna nazionale per riconoscere le classi dove i bulli non trovano terreno
“Hai una classe priva di bulli? Volete impegnarvi contro ogni forma di bullismo? Allora anche la tua può essere una classe “debullizzata”. “MaBasta” torna all’attacco. Il movimento anti-bullismo animato da un gruppo di studenti leccesi della I A dell’istituto “Galilei Costa” di Lecce, ora lancia la campagna “Classi debullizzate”. Dopo aver conquistato il palcoscenico dei media nazionali che hanno puntato i riflettori sull’iniziativa contro il fenomeno del bullismo, i giovani pugliesi sono pronti a creare un “esercito dei buoni” unendo tutti coloro che hanno scelto di stare dalla parte delle vittime.
“Ispirandoci ai “Comuni denuclearizzati”, che sono privi di ogni traccia nucleare, vogliamo scovare in tutta Italia le tante classi che non presentano alcun fenomeno di bullismo al loro interno. L’idea – spiegano Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Jacopo De Lucia, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Lorenzo Greco, Niki Greco, Simone La Gioia, Francesca Laudisa, Michela Montagna, Edoardo Sartori, Alice Stamerra – è quella di dimostrare al paese intero che sono molto più numerose le classi (e di conseguenza gli alunni) immuni al fenomeno di quelle con i bulli. In questo modo speriamo di riuscire a far sentire additati e in minoranza i bulli e le bulle”.
Il movimento che nei giorni scorsi aveva ottenuto le prime pagine dei quotidiani nazionali ha lanciato la nuova campagna sul profilo Facebook, realizzando persino un logo e un modulo che le classi “debullizzate” devono compilare per aderire all’iniziativa. Un atto di adesione che implica un’assunzione di impegno e di responsabilità. I ragazzi che aderiranno alla campagna, definita “tosta” dal movimento, dovranno dichiarare che nella loro classe “non esiste alcuna forma di bullismo (offese, soprusi, etc) e che nel caso dovesse mai accadere un qualsivoglia inizio di insidia, la maggioranza della classe si organizzerà in “contro-branco” a difesa della/e vittima/e”. In ogni aula “debullizzata” sarà appeso un cartello personalizzato che il movimento “MaBasta” fornirà ai ragazzi. Gli organizzatori della campagna hanno le idee molto chiare, vogliono creare una sorta di associazione informale di tutti quegli adolescenti italiani (la stragrande maggioranza) che, come loro, non accettano e non sopportano le azioni da “bulle” e da “bulli”.
Un’azione che stanno portando avanti giorno dopo giorno in aula, dedicando tempo e creatività tra una lezione di storia ed una di matematica. Una bella dimostrazione di come la scuola può essere un “luogo” dove fare cultura e promuovere legalità. Il movimento degli studenti leccesi ha smosso la sensibilità di molti su un tema così delicato che negli ultimi anni ha registrato troppe vittime tra i ragazzi.