Chiara Ciociola, community manager di ASOC, spiega gli obiettivi del loro progetto di ricerca e monitoraggio civico dedicato alle scuole secondarie superiori di tutt’Italia
Al via la terza edizione di “A Scuola di OpenCoesione (ASOC)”, un percorso di didattica innovativa interdisciplinare per insegnare agli studenti delle scuole superiori i principi del data journalism, gli open data e le politiche di coesione. Nasce nell’ambito dell’iniziativa OpenCoesione in collaborazione con il Miur, il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e e la rappresentanza in Italia della Commissione Europea, per il coinvolgimento della rete di centri di informazione Europe Direct a supporto delle scuole partecipanti.
La prima edizione del 2013 è stata un test (ben riuscito) su 7 scuole pilota, ma il successo è arrivato l’anno successivo con la partecipazione di 86 scuole su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 2.000 studenti coinvolti, 90 insegnanti,e la collaborazione sul territorio di 30 Centri di informazione Europe Direct e oltre 50 associazioni locali.
Quest’anno il bando è aperto a 100 scuole secondarie superiori di ogni indirizzo. C’è tempo fino il 2 ottobre per presentare la proprio candidatura.
Come funziona il corso
Il corso ha l’obiettivo di rispondere a tre domande: come vengono spesi i fondi pubblici sul nostro territori? Che tipo di progetti che vengono finanziati? Cosa si fa davvero per migliorarli? Sono questi i quesiti su cui sono chiamati a lavorare gli studenti partecipanti. Il percorso ha l’obiettivo di è approfondire le caratteristiche socio-economiche, ambientali e/o culturali del proprio territorio a partire dalle materie di studio e da uno o più interventi finanziati dalle politiche di coesione su un tema di interesse, verificando quindi come le politiche stesse intervengono per migliorare il contesto locale, contribuendo a formare gli studenti con competenze digitali affinché diventino cittadini consapevoli e attivi nella partecipazione alla vita pubblica del proprio territorio.
Le 6 tappe per progetto
Il percorso è diviso in in 6 tappe: 4 lezioni in classe di circa 3 ore, una “visita di monitoraggio civico” sul luogo di realizzazione del progetto scelto e un evento finale di presentazione dei risultati alle istituzioni e alla comunità locale.
Le lezioni suddivise in quattro step:
- Data expedition. Nella prima fase del percorso i ragazzi dovranno scegliere il progetto da analizzare, indentificare la domanda di ricerca (cioè quello che vogliono scoprire a riguardo) e compilare un canvas, programmando tutte le attività da seguire.
- Raccolta delle informazioni. Una volta scelto il tema da studiare, gli alunni dovranno raccogliere tutti i dati a riguardo, utilizzando fonti open e costruire un dossier di ricerca
- Analisi dati. E’ la lezione dove “smanetta di più”. In corrispondenza dell’OpenData Day (previsto per fine febbraio), le classi invitano in aula un esperto di opendata con cui analizzare insieme i dati raccolti e produrre i primi risultati.
- Interviste in loco. I ragazzi andranno sul territorio per intervistare e sottoporre questionari di soddisfazione ai cittadini per misurare i risultati del progetto analizzato.
- Raccontare. Gli studenti parleranno del loro progetto alle istuzioni e alla comunitá locale
A questo si aggiungono complessivamente circa 30 ore di lavoro autonomo durante l’intero arco del progetto. Le attività sono finalizzate ad elaborare una ricerca di monitoraggio civico. Per tutte le altre informazioni sul percorso didattico, ASOC ha realizzato questo Vademecum.
Cosa vince il primo classificato
Le classi partecipanti concorrono ad un viaggio premio di due giorni a Bruxelles presso le istituzioni europee, finanziato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Lo scorso anno ha vinto il liceo scientifico Peano Pellico di Cuneo.
Il video dell’edizione 2014-2015