In un futuro non troppo lontano, il nostro satellite naturale potrebbe essere una fonte di energia rinnovabile. La scommessa della compagnia svedese Minesto
L’energia marina proviene da due fonti: le onde, formate dall’azione del vento, e le maree, generate dall’attrazione gravitazionale della Luna e del Sole. Il vantaggio delle maree è che, diversamente dal vento e dalle onde, sono prevedibili, rappresentando quindi una fonte ecologica e affidabile. L’azienda svedese Minesto ha sviluppato un nuovo sistema per la produzione di energia dalle maree, basato sulla tecnologia Deep Green, che sfrutta bizzarri aquiloni marini per generare energia.
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Questa soluzione rivoluzionaria consente di installare impianti in ambienti nei quali nessuna altra tecnologia attualmente conosciuta può funzionare in maniera efficiente, aumentando il numero di luoghi nei quali è possibile installare centrali mareomotrici.
La tecnologia Deep Green
La tecnologia Deep Green converte l’energia delle maree in elettricità mediante un elemento particolare: aquiloni sottomarini. L’aquilone è composto dalla vela, da una turbina e da un generatore, ed è legato con una corda a un punto fisso sul fondo dell’oceano. La velocità dell‘aquilone determina la velocità del flusso d’acqua in entrata nella turbina. L’elettricità viene trasmessa a riva attraverso un cavo di potenza che corre dentro la corda di fissaggio.
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“La peculiarità della nostra tecnologia sta nella capacità di ricavare energia a costi bassi da correnti a bassa velocità,” spiega Arne Quappen, Development Manager di Minesto. “Le soluzioni dei nostri concorrenti operano a una velocità di 2,5 metri al secondo, mentre noi riusciamo a sfruttare flussi di marea con velocità comprese fra 1,5 e 2 metri al secondo. Altri inconvenienti degli impianti della concorrenza sono le dimensioni più grandi, il peso maggiore e la difficoltà di installazione,” aggiunge.
La tecnologia sviluppata da Minesto è leggera e compatta rispetto alle proposte alternative per ricavare energia dalle maree, favorendo una riduzione dei costi di materiali, trasporto, installazione, servizio, manutenzione e smontaggio.
I prototipi di aquiloni
Minesto sviluppa e collauda i prototipi dei suoi aquiloni prima di andare in produzione. “Il nostro obiettivo è realizzare un progetto solido e affidabile dell’aquilone, che possa essere successivamente adattato alle esigenze di ciascun cliente,” dice Quappen. “Operando come società di sviluppo, abbiamo un’interazione frequente e intensa con potenziali clienti per raccogliere i loro requisiti e implementarli nei nostri prodotti commerciali.”
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Minesto ha scelto CATIA PLM Express di Dassault Systèmes per il lavoro di progettazione in 3D e produzione delle tavole bidimensionali. “Al software che utilizzavamo in precedenza mancavano la precisione e la flessibilità di cui abbiamo bisogno,” racconta Quappen. “Nella fase iniziale di sviluppo del prodotto, per noi è importante poter creare velocemente numerose varianti di un progetto, mostrandole ai potenziali clienti per convergere verso il progetto definitivo.
Qualche dettaglio in più su Minesto
Minesto, con sede a Goteborg in Svezia, costituita nel 2007, sviluppa tecnologie per una nuova tipologia di centrali mareomotrici. Dopo aver validato la fattibilità e la sostenibilità economica dei suoi progetti, Minesto è stata selezionata dal Carbon Trust per partecipare al programma Marine Energy Accelerator. Minesto ha ricevuto dal Carbon Trust 350.000 sterline per mettere in funzione il primo prototipo dell’aquilone sottomarino Deep Green. Il programma Carbon Trust sostiene le aziende che propongono i progetti più promettenti nell’ambito delle energie alternative. Oltre all’efficienza energetica, le centrali Deep Green sono perfettamente compatibili con l’ambiente e non interferiscono con l’ecosistema marino.