Ottime e frizzanti alternative al mare: oasi di relax ma anche luoghi dove praticare sport
Vacanze sì, ma in sicurezza. È la parola d’ordine di quest’anno. Quindi, dove andare? Secondo un recente sondaggio che Yescapa, startup del turismo, ha condotto sui 5mila utenti italiani della community emerge che il 35% delle ricerche di viaggio avviene su internet, il 18% si affida ai consigli degli amici e il 12% preferisce acquistare l’edizione aggiornata di una guida cartacea. I consigli dei travel blogger raggiungono il 9%, mentre i gruppi facebook e le riviste specializzate ottengono il 7% di preferenze. Noi invece ci siamo rivolti proprio a Yescapa che ci ha permesso di scoprire 6 alternative al mare: oasi di relax ma anche luoghi dove praticare sport. Ovvero i torrenti.
Ma, prima di andare alla scoperta dei torrenti, qualche altro numero. Quest’anno si torna a guardare anche oltre i confini nazionali e così, sulla piattaforma europea di camper sharing tra privati, aumentano le richieste all’estero: il 16% per la Francia, il 14% per la Spagna e il 9% per il Portogallo. Il mese di giugno 2021 ha segnato ancora un altro record storico per la piattaforma: oltre 3.000 richieste di viaggio sul sito yescapa.it, con un +93% di prenotazioni confermate rispetto al precedente record di giugno 2020.
Si viaggerà in Italia anche per l’estate 2021: un’ulteriore conferma arriva dal 57% di viaggiatori italiani della community che, già dal mese di maggio, hanno prenotato le loro vacanze italiane (+40%).
La stagionalità delle partenze si concentra tra luglio e agosto, confermando il trend che vede l’80% delle partenze annuali concentrato tra l’ultima settimana di luglio e la terza di agosto.
Destinazioni scelte, prenotazioni fatte. Ma come trascorre il soggiorno estivo la community di Yescapa? Per il 54% la parola d’ordine è “relax” tra letture, passeggiate e ricette da testare. La passione per lo sport, che sia trekking, cicloturismo e sport acquatici, raccoglie il consenso dell’80% dei vanlifer.
PIEMONTE – TUMPI DI BOBBIO PELLICE
Il van tour alla scoperta dei corsi d’acqua italiani e europei comincia dai tumpi di Bobbio Pellice, un’oasi naturale piemontese, poco distante da Pinerolo. I “tumpi” sono delle profonde conche d’acqua incastonate lungo il corso del torrente Guichard. Basterà arrampicarsi sulle rocce che li circondano per individuare i migliori trampolini naturali e tuffarsi in acqua. Per gli amanti del trekking da Bobbio Pellice è possibile raggiungere la Conca del Prà, un ampio pianoro circondato da boschi e vette rocciose. La Comba dei Carbonieri è invece una valle stretta e profonda caratterizzata da un suggestivo bosco di larici che ricopre interamente i versanti. Da qui è possibile seguire l’itinerario del “Gran Tour del Monviso” e raggiungere il convergente massiccio oppure, passando per il valico Colle dell’Urina, entrare in Francia nel Parco naturale regionale del Queyras: 65.000 ettari tra boschi, gole e laghi di montagna e visitare il borgo di Saint-Véran e la fortezza arroccata di Chateau Queyras.
VALLE D’AOSTA – TORRENTE FER
Meta prediletta dal conte Camillo Benso di Cavour nel 1831 e oggi alternativa al mare per chi arriva da Torino, Biella, Milano e da oltralpe, il torrente Fer a Donnas è uno dei luoghi più selvaggi della Valle d’Aosta. La sua corrente attraversa il bosco di Cignana e si sviluppa in una successione di gole d’acqua verde smeraldo che creano a scorci suggestivi di natura intatta. Destinazione ideale per praticare il canyoning, il torrente si ritrova più mite a valle, nella confluenza con la Dora Baltea. Qui le cascate hanno formato delle piscine naturali in cui la limpidezza dell’acqua assume le sfumature delle rocce ferrose. Dopo un bagno rigenerante è possibile proseguire il viaggio lungo la strada della Val d’Ayas in direzione Verrès. L’imponente maniero degli Challant svetta su un picco roccioso da cui domina il sottostante borgo. Fortezza militare nel XIV secolo, rappresenta uno dei primi esempi di castello monoblocco in cui oggi si celebra l’annuale Carnevale storico verreziese. Riprendendo la strada, a circa 8 km di distanza, si arriva a Challand-Saint-Victor dove è possibile fare una breve sosta per ammirare i “ponti romani” in pietra, dalla forma a schiena d’asino.
FRIULI VENEZIA GIULIA – POZZE SMERALDINE
Continuiamo con la rassegna dei torrenti da raggiungere questa estate. Equidistante a un’ora di viaggio tra Udine e Pordenone, lungo il corso del Meduna, in Val Tramontina, è facile raggiungere le pozze smeraldine. Imboccando un sentiero che parte da Tramonti di Sopra, ci si inoltra in uno degli angoli più suggestivi del Parco delle Dolomiti friulane. Dopo aver lasciato il camper nel parcheggio indicato, si percorre un sentiero in salita in cui la prima tappa è la sorgente Sgurlina. Continuando in salita tra cascatelle e panorami mozzafiato, si raggiungono le pozze: l’acqua fresca anzi freschissima si raccoglie in profondi bacini naturali che, assorbendo il colore della vegetazione circostante, si tingono di smeraldo in contrasto con il bianco delle rocce che circondano l’oasi. Proseguendo alla scoperta di questo angolo del Friuli Venezia Giulia si incontra il villaggio abbandonato di Frassaneit e, a circa mezz’ora di cammino, si raggiunge il ponte sospeso di Selis, capolavoro architettonico e panoramico del territorio di Vagli che collega le due sponde del Lago del Ciul.
TOSCANA – TORRENTE CIUFFENNA
Alle pendici del Pratomagno, nel Valdarno aretino, una serie di borghetti montanari custodiscono il corso del torrente Ciuffenna. A Loro Ciuffenna, inserito tra I Borghi più belli d’Italia, è tradizione locale durante la stagione estiva, fare il bagno nelle freschissime acque del torrente che, scivolando dalle pendici della montagna, forma delle limpidi piscine naturali. Per scegliere quella più in sintonia con il proprio mood, basta passeggiare seguendo il corso del torrente. Se il punto più accessibile alle piscine parte dal centro del paese, richiamando locali e famiglie, basta risalire il sentiero per arrivare ad una pozza più profonda incorniciata da un ex mulino, un ponte di pietra e una poetica cascatella. La quiete totale è l’obiettivo?, il consiglio allora è di riprendere il van e spostarsi nella piccola frazione di Gorgiti, a 15 minuti di distanza. Qui acque corroboranti saranno perfette per ritemprare corpo e spirito! A 6 km da Loro Ciuffenna, il borgo montano di Poggio di Loro, merita una sosta: di origine medievale, il paesino costellato di casette in pietra è un labirinto di stradine e vicoli in cui a novembre si celebra la Festa dei 100 ceppi.
FRANCIA – LE GOLE DE L’AVEYRON
Paesaggi incontaminati e un susseguirsi di alte pareti calcaree che sovrastano la natura selvaggia, tagliati da diversi torrenti. In questo contesto si staglia si trova il borgo medievale di Najac, tra Les Plus Beaux Villages de France e situato nella regione dei Midi Pirenei, all’ingresso delle gole selvagge del Aveyron. Durante la stagione estiva è possibile immergersi nelle acque del fiume, discendere le gole in canoa e kayak, fare arrampicata o seguire percorsi di trekking. In questa bastide – sorta tra il XII e XIV secolo – un’unica strada centrale conduce dal borgo verso l’imponente castello reale, risalente al 1253, che dai suoi 200 metri sovrasta la splendida vallata. Nel weekend che segue Ferragosto la Festa della schiacciata ha permesso a Najac di ottenere il marchio di qualità come Site remarquable du gout. In questo weekend i fornai del villaggio sfornano enormi schiacciate, il cui peso varia tra i 50 e gli 80 kg. Infiocchettate e condotte lungo il percorso cittadino su carri fioriti, simboleggiano la fine del raccolto. Vicino a Saint-Antonin-Noble-Val meritano una visita la Grotte du Bosc, una grotta scavata nel tempo da un antico fiume sotterraneo che si percorre per oltre 200 metri.
PORTOGALLO – PARCO NAZIONALE DI PENEDA-GERÊS
Chiude la lista dei torrenti il Parco nazionale di Peneda-Gerês (Serra da Peneda e Serra do Gerês), instituto nel 1971, costituisce la prima e miglior area protetta del territorio portoghese sia per bellezza paesaggistica che per il grande valore ecologico. Comprendente 703 kmq di superficie, all’estremità nord-ovest del paese, tra l’Alto Minho e il Trás-os-Montes. Il parco racchiude un universo parallelo dove la natura sovrasta la scarsa presenza umana che si raccoglie in qualche decina di piccoli villaggi comunitari (Pitões das Júnias e Tourém). La zona più visitata del parco è certamente quella della Serra do Gerês, con torrenti dalla acque gelide che formano pozze cristalline in cui d’estate è possibile rinfrescarsi. Attività più dinamiche come il canyoning e il canottaggio sono a disposizione lungo i torrenti, così come passeggiate lungo la Geira romana o tra i castelli medievali, monasteri e santuari sparsi lungo il sentiero. Il parco si caratterizza inoltre per la varietà e abbondanza di vegetazione (boschi di Ramiscal, di Albergaria, di Cabril, agrifoglio, betulle d’argento) e per la ricchezza della fauna, con esemplari di “garrano”, il bue “barrosão” e il “Castro Laboreiro”.