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La campagna è in corso su Mamacrowd. «Per noi è un’operazione di partecipazione collettiva e di resistenza finanziaria»
Si chiama Forno Brisa ed è il brand lanciato a Bologna da Breaders, società certificata B-Corp, per proporre un’idea di bakery a impatto positivo. Anche loro erano presenti al SIOS22 Winter Edition in collaborazione con Università Bocconi, dove hanno presentato la propria mission raccontando la seconda campagna di crowdfunding in corso su Mamacrowd. L’obiettivo è superare i 2 milioni di euro (hanno raccolto finora 1,44 milioni), superando quanto raccolto (1,2 milioni) nella prima campagna del 2019. «Prendere parte significa parteggiare e allo stesso tempo prendere una parte. Per noi, questa è un’operazione di partecipazione collettiva e di resistenza finanziaria», ha detto Pasquale Polito, General Manager di Forno Brisa. Ma di preciso a cosa prenderanno parte i nuovi investitori?
In un momento complesso per l’economia globale, con tante incertezze e la voglia degli imprenditori di contribuire al benessere del proprio territorio, «Forno Brisa ha disegnato il suo modello di crescita, basato sull’idea di ecosistema di imprese, ponendo le basi per la costruzione di un grande gruppo con eccellenze del settore riunite», hanno spiegato dalla startup. Oltre che alla crescita retail, la campagna su Mamacrowd servirà anche a costruire il Mulino Collettivo in Abruzzo, dove Forno Brisa coltiva già il suo grano (a Nocciano) per farne pane. La startup punta così ad avere il controllo totale sulla propria supply chain. «Il progetto – hanno aggiunto – è collettivo e rivoluzionario perché con questo secondo crowdfunding entreranno nella società Breaders altri panifici con-correnti amici, come Davide Longoni Pane, Pandefrà, Mamm e Mercato del Pane».
Per chi non lo conoscesse, Forno Brisa nasce a Bologna nel 2015 per lanciare un progetto di bakery innovativa in cui oggi lavora un team di 40 ragazzi con un’età media sotto i 30 anni. Si panifica di giorno (non di notte). I due fondatori, Pasquale Polito e Davide Sarti, si sono conosciuti all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo dove hanno imparato, mani in pasta.
Sulla base delle risorse che saranno raccolte durante la seconda campagna di crowdfunding su Mamacrowd, Forno Brisa si impegnerà in un percorso di digitalizzazione delle imprese artigiane appartenenti al gruppo, attraverso lo sviluppo di un software customizzato per la gestione delle bakery. Questa realtà bolognese si presenta così ai potenziali investitori mostrando quanto fatto finora, anche grazie alla prima campagna di qualche anno fa.
All’attivo, per il momento, Forno Brisa conta cinque store, di cui uno aperto da qualche settimana a Bologna e l’altro – il primo, storico, in via Galliera – ampliato; un laboratorio nuovo, una roastery dove tostare il caffè e una piccola fabbrica di cioccolato di filiera. In meno di tre anni, come spiega la società, le quote dei 357 soci attuali si sono rivalutate di oltre il 200%. Breaders Società Benefit ha un fatturato previsto per il 2023 di 4 milioni e la valutazione pre-money per l’aumento di capitale è di 14 milioni. Per i membri del team Brisa – che ha anche ottenuto la certificazione di Great Place To Work – fare pane significa compiere un atto politico. «Crediamo sia possibile cambiare mentalità e concepire il cibo buono, l’agricoltura sana e il territorio come strumenti grazie ai quali costruire un paese e un’economia migliori».