Nato nel 2015, Pinduoduo è un ecommerce che permette agli agricoltori cinesi di vendere i loro prodotti direttamente ai consumatori urbani. Grazie a logiche di sconto evolute, giochi e tutorial, Pinduoduo oggi conta 860 milioni di utenti e ha sollevato migliaia di agricoltori dalla povertà
In Italia esistono decine di siti di ecommerce che tentano di vendere prodotti alimentari mettendo direttamente in comunicazione gli agricoltori e i consumatori. Nessuno di loro ha però mai avuto davvero successo. Per questo è interessante capire come funziona il modello di Pinduoduo, una piattaforma di ecommerce nata in Cina nel 2015 che oggi vede 860 milioni di utenti e 16 milioni di farmer coinvolti, per un giro d’affari che nel 2020 ha toccato i 42 miliardi di dollari.
Come funziona Pinduoduo
Partiamo dalla base. Pinduoduo è una piattaforma di ecommerce sviluppata nel 2015 da Colin Huang, imprenditore seriale nel campo dell’ecommerce e del gaming e tra i primi membri del team di Google China. Il nome significa più o meno ‘Insieme, più risparmio, più divertimento’ ed incapsula la visione del suo fondatore, creare un luogo dove comprare cibo a basso costo e al contempo divertirsi. Usando le parole di Huang, si tratta di un mix tra Costco (gigante del retail americano) e Disneyland.
“Il meccanismo di funzionamento è semplice”, ci racconta Xin Yi Lim, executive director, sustainability and agricultural impact di Pinduoduo, che incontriamo durante il Future Food Tech di San Francisco. “Gli agricoltori offrono in vendita i loro prodotti, scegliendo il prezzo e la politica di sconti. E ogni giorno preparano le scatole contenenti i prodotti acquistati e le spediscono”.
Una delle caratteristiche vincenti di Pinduoduo è il fatto che quando due o più persone comprano uno stesso articolo, il prezzo scende (anche oltre il 50%). “Ma gli acquirenti non devono essere amici. Si possono invitare i conoscenti ad aggregarsi all’acquisto, ma ci si può anche unire a gruppi di sconosciuti”.
E visto che i primi sconti si hanno quando anche solo due persone si uniscono, abbassare i prezzi è davvero facile. Altra caratteristica vincente è il fatto che l’agricoltore prepara scatole separate per ogni utente. Quindi due consumatori possono anche essere lontani chilometri, ma fare acquisti assieme.
“Le scatole contenenti i prodotti possono essere spedite a casa oppure, se si usa Duo Duo Grocery, possono essere ritirate presso i negozi della zona, che a loro volta guadagnano nel diventare dei mini hub logistici”, continua Xin Yi Lim. “Questo modello è reso possibile perché i costi di delivery in Cina sono molto bassi e assai efficienti, il che permette di contenere i costi di spedizione”.
Non solo e-shopping, anche gaming e comunicazione social
Per un acquirente che vuole abbassare i prezzi del suo acquisto è possibile invitare amici e conoscenti sia attraverso l’app, sia tramite WeChat, il più popolare servizio di instant messaging della Cina. Esiste proprio una integrazione tra le due piattaforme in quanto nel 2016 Tencent, proprietario di WeChat, ha investito nell’allora startup.
Ma c’è di più, perché per aumentare il coinvolgimento gli sviluppatori hanno inserito tutta una serie di rewarding game. Il più noto è la versione digitale della fidelity card. Ogni volta che si fa un acquisto si ricevono delle gocce d’acqua o dei fertilizzanti virtuali, che possono essere usati per far crescere un proprio albero digitale. Quando questo fruttifica, all’utente viene spedito a casa una cassetta di vera frutta fresca.
È poi possibile donare le proprie gocce d’acqua oppure andarle a rubare dagli alberi lasciati ‘incustoditi’. O ancora, è possibile vedere lo stato di avanzamento degli amici. “Tutti questi meccanismi generano coinvolgimento nell’utente, che partecipa attivamente alla vita sociale su Pinduoduo, che incorpora certi aspetti interattivi dei social network”.
È interessante notare come il 70-75% degli utenti ha un’età tra i 18 e i 35 anni e nel tempo l’offerta dei prodotti si è ampliata: oggi non si vendono solo prodotti alimentari, ma anche vestiti, elettronica e articoli per la casa.
L’algoritmo di Pinduoduo adatta l’esperienza d’uso dell’utente basandosi sulle sue preferenze e oltre allo storico degli acquisti, si possono scoprire anche nuovi prodotti e avere accesso ad una ampia scelta. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza di acquisto naturale, come se si fosse al supermercato. Ma c’è di più, perché il sistema è anche in grado di fornire all’agricoltore degli insight derivanti dall’analisi delle dinamiche di consumo per migliorare l’offerta.
Non solo ecommerce, anche istruzione
L’agricoltura cinese è in molte aree del Paese ancora arretrata e caratterizzata da aziende agricole di piccole dimensioni, a conduzione familiare, in cui l’uso di tecnologie e prodotti innovativi è scarsa. La meccanizzazione è antiquata e molti agrofarmaci usati sono poco sostenibili. Senza contare che gli agricoltori, spesso anziani, hanno un approccio agronomico non aggiornato. Il governo cinese sta facendo molto per aumentare l’efficienza e la sostenibilità delle aziende agricole, anche perché il tema della sicurezza alimentare è centrale per Pechino visto che è un forte importatore di diversi prodotti alimentari.
In questo quadro si inserisce Duo Duo Academy, un programma di training, lanciato nel 2015, pensato per gli agricoltori che attraverso lezioni live e on-demand permette un aggiornamento professionale su materie come il marketing o la gestione finanziaria. L’obiettivo è quello di trasformare gli agricoltori in imprenditori agricoli. All’interno di Duo Duo Academy sono presenti anche dei corsi per migliorare il know-how agronomico e insegnare agli agricoltori a gestire con un approccio moderno le coltivazioni. Su questo filone si inserisce anche Duo Duo Farm, un programma che vede coinvolti vari partner e mira a trasferire nelle aziende le ultime tecnologie: dall’irrigazione a goccia per risparmiare acqua fino all’uso dei droni per monitorare i campi e applicare i trattamenti fitosanitari.
La sfida tra agricoltori e Intelligenza artificiale
Le nuove tecnologie hanno le potenzialità per rendere l’agricoltura più produttiva e sostenibile. Per provare questo assunto nel 2020 Pinduoduo ha lanciato, insieme alla Fao e alla China Agricultural University una competizione chiamata Smart Agriculture Competition in cui delle squadre di agricoltori tradizionali e ‘digitali’ si sono sfidati per produrre fragole (nel 2020) e lo scorso anno invece pomodori.
Le coltivazioni si sono sviluppato all’interno di serre tecnologiche in cui sensori di differente natura monitoravano attentamente la crescita delle piante e i parametri ambientali. Queste informazioni, analizzate grazie all’uso dell’Intelligenza artificiale, hanno permesso al team digitale di ottenere produzioni più abbondanti e di migliore qualità. I ricercatori hanno infatti prodotto il 196% di fragole in più (in peso) rispetto agli agricoltori tradizionali. La prova che anche chi ha fatto l’agricoltore per una vita può trarre vantaggio dal digitale.