C’entrano la sicurezza stradale e lo spazio pubblico da redistribuire a favore dei cittadini
Da poche ore Parigi ha introdotto un nuovo limite di velocità per le automobili sul 60% delle strade urbane. Non si può più circolare a 50 km/h, ma a 30 come ha deciso l’amministrazione guidata da Anne Hidalgo. I motivi della misura derivano senz’altro da una volontà di incentivare i mezzi di trasporto sostenibili, ma sono tre i pilastri che hanno convinto la prima cittadina a sposare una novità comunque senza precedenti in una capitale europea: ridurre l’inquinamento acustico, migliorare la sicurezza stradale e restituire spazio pubblico alle persone.
Leggi anche: A Napoli G20 su clima e ambiente. Cingolani: “Non sarà una cena di gala”
Parigi: e sugli Champs Elysées
Sugli Champs Elysées il limite di velocità non è di 30 km/h, ma di 50km/h, mentre sulla tangenziale che abbraccia Parigi, la Boulevard Périférique, non si possono superare i 70 km/h. Come si legge sulla BBC, la novità è entrata in vigore proprio in questi giorni di rientro dalle vacanze, con la metropoli non ancora stressata dal traffico della ripresa generale (tra scuole e uffici). Da tempo la capitale francese rappresenta un modello internazionale che sta ispirando amministratori anche in Italia: l’idea della città a 15 minuti condivisa da Hidalgo ha convinto, ad esempio, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Leggi anche: Milano, la metro verde si allunga. E la blu sarebbe già pronta a partire
L’obiettivo, secondo i fautori di questa linea, è fare in modo che ciascun cittadino abbia tutto quello di cui ha bisogno (dal supermercato alle zone verdi, fino all’area commerciale) nel giro di 15 minuti a piedi da casa propria. Per farlo, ovviamente, è necessario investire sulle infrastrutture green, sui trasporti pubblici e sui quartieri. Ben accolto dalle associazioni ambientaliste e bike friendly, il limite di velocità a 30 km/h per le macchine è stato invece bollato dai critici come una misura anti-auto, che potrebbe penalizzare quei pendolari che non possono contare su altri mezzi di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro.