La vincitrice del premio sarà accompagnata nella realizzazione del proprio progetto grazie a un programma di mentorship
È giovanissima, appena ventitreenne e non poteva non essere genovese, dato lo stretto legame che la città ligure ha sempre avuto con lo specchio salato che l’ha resa patria di navigatori, oceanografi, mercanti nonché sede di uno degli acquari più belli del mondo. Parliamo di Marta Musso, biologa marina, vincitrice della prima edizione del Premio Donna di Mare 2022. Se lo è aggiudicato con Possea, un furgone delle poste tedesche trasformato in un laboratorio/libreria di mare per divulgare passione e conoscenza.
Cos’è Possea, il progetto vincitore del Premio Donna di Mare 2022
Il nome Possea racchiude più significati, tutti utili a comprendere le finalità del suo progetto: Post from the sea, Posta dal mare, Pos(sea)ble, possible, raro caso di divulgazione scientifica itinerante e “ocean literacy” che intende raccontare il mare dal punto di vista del plancton. “Volevo partire dal piccolo, dall’invisibile, microscopico per raccontare il nostro mare e colmare il divario tra noi e l’ambiente”, spiega Marta Musso, appena incoronata Donna di Mare 2022. “Tra il plancton ci sono tutti i ‘cuccioli’ dei principali invertebrati marini che prima di crescere vagabondano nel mare spinti da venti e correnti. Il progetto può essere realizzato sia sul campo in prima persona che sui social media, creando un’ampia comunità”.
Ora la vincitrice del Premio Donna di Mare 2022 sarà accompagnata nella realizzazione del proprio progetto grazie a un programma di mentorship guidato da Francesca Santoro e che coinvolgerà Anna Cogo e Daniela Addis, promotrici del premio. Durante la giornata, con l’intento di promuovere l’Ocean Literacy, IOC-UNESCO ha inoltre lanciato la nuova piattaforma interattiva dedicata al Decennio del Mare, il primo portale di riferimento sul mare, e ha presentato il progetto “Favole blu”.