L’amministrazione comunale è riuscita a far diventare Milano una città turistica, affascinante e attraente. Questo aspetto, unito al fatto che non esistono più gli infiniti periodi “della villeggiatura” fa sì che anche in pieno agosto il capoluogo lombardo sia insolitamente affollato. Sono tante le persone assiepate alle pensiline in cerca di un po’ d’ombra e in attesa dei mezzi ATM che, complice l’orario estivo, si fanno più rarefatti. E la scelta di chiudere la M4 in estate, proprio per questo, non pare troppo strategica, anche se necessaria per arrivare al suo completamento a settembre.
In origine la M4 sarebbe dovuta essere la linea che avrebbe dovuto trasportare i visitatori di Expo dall’aeroporto di Linate ai padiglioni della fiera a Rho, con un solo cambio a San Babila per passare dalla Blu alla Rossa. L’Expo è terminato nel 2015, ormai nove anni fa e la Metro4 arriva solo ora a incrociare la storica M1 nel centro cittadino. Un ritardo notevole, che ha portato al paradosso che sia stata completata prima la M5.
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Anche la M4, al pari della gemellina Lilla, non prevede conducenti. Una volta completata, collegherà il centro storico con la parte Est (Q.re Forlanini e Aeroporto Linate) a una estremità e con la parte Ovest (Q.re Lorenteggio e Stazione San Cristoforo) a quella opposta. In totale il tracciato prevede 15 chilometri per 21 fermate. «A oggi trasportiamo circa 45mila utenti al giorno e 30mila nel weekend – ha recentemente spiegato il sindaco Beppe Sala – San Babila è la stazione più utilizzata. A regime, la M4 trasporterà 86 milioni di passeggeri all’anno. Sarà importantissima per l’ambiente con una riduzione di circa 10mila tonnellate l’anno di CO2 e circa 5 milioni di tragitti in auto evitati».
Quando sarà finita la M4?
Con M4 la metropolitana di Milano avrà un totale di 118 km di linea per 136 stazioni, ma per il momento tutti si chiedono quando la linea Blu sarà finalmente completata. L’inaugurazione è avvenuta il 4 luglio dello scorso anno e a quanto pare le tratte centrali, attorno a Sant’Ambrogio, risultano un po’ più indietro rispetto alla tabella di marcia e potrebbero essere saltate all’inaugurazione della tratta quando finalmente si potrà correre da un capo all’altro.
Tutti i ritardi della Linea Blu
L’obiettivo di Palazzo Marino, del resto, ora è aprire la M4 a ogni costo. Tra pandemia e il ritrovamento delle mura medievali costruite con le pietre dell’anfiteatro romano alla stazione De Amicis si sono accumulati ritardi su ritardi. L’inaugurazione stessa della primissima parte della tratta da Linate a Dateo nel 2022 era slittata di altri 15 mesi.
Quanto è costata la M4?
Ritardi che, oltre a pesare sull’immagine della città, hanno fatto esplodere i costi. Nell’autunno del 2023 il Corriere della Sera scriveva che la Linea Blu ha già ha una spesa di 2,2 miliardi di euro (erano 1,682 miliardi nel 2014) con possibili aggravi di spesa per 140 milioni. Cifra confermata dal primo cittadino che, in un video pubblicato sui suoi social aveva parlato di costi attorno i 2,3 miliardi di euro.
Per questo l’Amministrazione ora ha fretta (se così si può dire) di chiudere. Giuseppe Sala, nella diretta social ‘Cose in Comune’ di aprile aveva assicurato che la M4 sarà pronta il prossimo settembre, senza però comunicare ancora, annotava l’Ansa, la data precisa. I numerosi ritardi della M4 sono stati occasione di scontro tra il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e il sindaco di Milano, Beppe Sala, col primo che aveva ammonito Palazzo Marino di aver collezionato «Ritardi stratosferici».
I cantieri in superficie, per la felicità dei negozianti, resteranno almeno fino al 2025, dato che anche i progetti di riqualificazione urbana sono in ritardo. Un ritardo che cozza con l’immagine di una Milano che non smette di correre. O che forse contribuisce a rendere la città meneghina un po’ più italiana.