La sostenibilità rappresenta un elemento fondamentale per la competitività. Ecco i dati dello studio su un campione di oltre 100 aziende innovative
Il 57% delle startup del campione è rappresentato da società benefit (o in procinto di diventarlo), il 38% ha una certificazione B Corp (o è impegnata a ottenerla) e il 96% dichiara di tenere in considerazione l’impatto dei fornitori o di rinunciare a servirsi di coloro che non rispecchiano i propri valori aziendali e i principi ESG. Sono questi alcuni dei numeri emersi dal Sustainability Waves | ESG Italian Startups, il report che analizza il tema della sostenibilità, a partire dall’aderenza ai criteri ESG all’interno delle startup italiane. Pubblicato da Cariplo Factory e patrocinato dalla Commissione Europea restituisce un’istantanea di come si sta muovendo l’ecosistema sui cosiddetti criteri ESG.
Il campione su cui è stato condotto il report è rappresentato da oltre 100 startup. Oltre il 50% si trova nella fase early stage e growth, mentre il segmento seed e pre-seed supera di poco il 40% del totale. Nella maggior parte dei casi sono aziende in grado di raccogliere investimenti e di proiettarsi già sul mercato nazionale (54% del totale) e internazionale (40%); la scelta di adottare i criteri ESG è ancora oggi una conseguenza di ambizioni, motivazioni, obiettivi di carattere ideale: il 52% delle startup intervistate lo ha fatto per il desiderio di agire positivamente, esercitare un impatto e rendere il mondo un posto migliore, mentre il 24% ha adottato i criteri ESG in seguito a specifiche esigenze dei clienti e l’8% per migliorare la reputazione aziendale.
Sempre dal report emerge poi che il 60% delle startup è governato da un board composto da più del 50% di donne e il 59% ha un numero uguale o superiore di dipendenti di sesso femminile. Un’azienda su tre ha già creato un codice etico interno relativo ai temi di inclusione, diversità e minoranze, e una su due ha già stretto relazioni con enti di beneficienza o associazioni no profit. “Per le aziende, oggi, la sostenibilità è un tema strategico: si tratta di una rivoluzione culturale ancora prima che economica e finanziaria – ha dichiarato Riccardo Porro, Chief Operating Officer di Cariplo Factory -. La triplice pressione da parte del mercato dei capitali, delle autorità di regolamentazione e dei consumatori, sta spingendo le aziende a interrogarsi sulle proprie capacità di affrontare il cambiamento in atto. Tra le imprese che sono nate con questa vocazione ci sono senza dubbio molte startup”.