In qualità di portavoce ASviS, il nuovo ministro dei Trasporti ci aveva spiegato la sua visione su mobilità, ambiente e investimenti
«L’Italia spesso è saltata da un bonus all’altro senza dare indicazioni chiare al mercato sul dove investire. Ecco perché dobbiamo far nascere imprese italiane che producano qui i beni necessari per la mobilità sostenibile. Mi riferisco, ad esempio, agli autobus elettrici». A giugno scorso StartupItalia aveva raccolto le dichiarazioni di Enrico Giovannini, da pochi giorni nuovo ministro dei Trasporti del Governo di Mario Draghi. In qualità di portavoce di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Giovannini aveva espresso opinioni in merito al tema dei trasporti che abbiamo voluto riprendere per analizzare quali potrebbero essere le linee d’azione di un dicastero strategico in ottica di investimenti da Recovery Fund.
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Giovannini: ambiente e salute
Nell’ottica dell’attuale ministro dei Trasporti, ambiente e salute vanno intesi come collegati fra loro. Il paese «ha certamente bisogno di un rimbalzo dell’economia per trasformare in meglio il Sistema Italia – aveva dichiarato a StartupItalia Giovannini la scorsa estate – perché non vogliamo tornare ad una situazione come quella precedente alla crisi, con un’alta disoccupazione, con oltre 110 miliardi di evasione, e con 80mila morti premature all’anno causate dall’inquinamento». L’ex presidente dell’Istat dovrà fare i conti con un mondo del lavoro che è cambiato negli ultimi mesi e che, di conseguenza, ha già influenzato il volto di città e trasporti.
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Smart working sicurezza stradale
«Occorre che lo Stato intervenga per creare occupazione, ad esempio, nel settore delle infrastrutture, materiali e immateriali, di cui siamo carenti – era stato il ragionamento di Giovannini – Ma anche in questo caso possiamo operare su più fronti: ad esempio, possiamo investire in nuove opere anche pensando alla mobilità sostenibile e a un nuovo modo di funzionamento delle città, probabilmente influenzato da un maggiore uso di smart working». Inoltre un tema caro alle associazioni ambientaliste verrà senz’altro accolto dal nuovo responsabile dei Trasporti. «Tra gli obiettivi fissati per il 2020 c’era, ad esempio, la riduzione del 50% del numero di morti e feriti in incidenti stradali» e proprio su questo bisognerà ancora lavorare per migliorare la sicurezza nelle città.
L’elettrico
Infine, sempre in qualità di portavoce ASviS, Enrico Giovannini ci aveva anche spiegato la sua opinione sull’avanzata della mobilità elettrica. «Se il mercato dell’elettrico passa dal 2 al 4% in un anno è possibile che, l’anno successivo, faccia l’8% e quello dopo ancora il 16%. Le non linearità esistono e questa esperienza che stiamo vivendo accelera diverse tendenze».