Il colosso tecnologico mira a inondare le strade con mezzi smart. Resta però il problema degli autisti: che fine faranno?
La guida autonoma? Per Intel non è così distante. Anzi, il gigante tecnologico sembra intenzionato a rivaleggiare con Tesla e, al contempo, occupare nicchie di mercato differenti. “La tecnologia c’è. Possiamo ormai essere positivi”, ha affermato Johann Jungwirth, vicepresidente di Mobility-as-a-Service (MaaS) di Mobileye, l’unità di Intel Corp adibita allo sviluppo di auto intelligenti, parlando con l’agenzia di stampa britannica Reuters. La filiale israeliana di Intel che sviluppa auto a guida autonoma e sistemi avanzati di assistenza alla guida prevede di costruire e distribuire navette elettriche senza conducente a partire già dal 2024. Mobileye, Benteler EV Systems e Beep produranno mini bus da 12-14 posti e nessun volante o pedale.
Le navette opereranno senza conducente in “aree delimitate geo-recintate” dove i limiti di velocità non potranno eccedere le 35 miglia orarie (nemmeno 60km/h), ha spiegato Hinrich Woebcken, membro del comitato consultivo di Beep, fornitore di servizi di mobilità. Per questo saranno indicate per i campus universitari, gli aeroporti, i parchi divertimenti e i centri commerciali. Tutte zone in cui non ci sono molti veicoli in strada. Sta inoltre lavorando con la startup della Silicon Valley Udelv per produrre negli Stati Uniti entro il 2023 veicoli elettrici automatizzati per le consegne, o da usare nei magazzini della logistica.
Mobileye non punta solo sui mini bus autonomi, ma si muove anche, com’è noto, nel campo dei robotaxi in Israele e Germania, dove prevede di metterli su strada già entro la fine di quest’anno e al momento è in attesa dell’approvazione delle normative che permettano di testare questi veicoli intelligenti nel traffico. Rispetto a Tesla, insomma, Intel intende puntare principalmente sulla mobilità autonoma applicata a veicoli per il trasporto di persone.
“Vediamo opportunità interessanti e stiamo assistendo alla crescita di questo mercato dei mezzi autonomi e delle navette autonome. Quindi lo interpretiamo come un oceano blu”, ha affermato sempre a Reuters Marco Kollmeier, amministratore delegato di Benteler EV Systems GmbH. Mobileye intende dimostrare alle autorità di regolamentazione federali e statali statunitensi, al momento parecchio scettiche sul tema (c’è stata una riunione in parlamento qualche settimana fa) che il suo sistema di guida autonoma può essere più sicuro di un conducente umano, ha affermato Johann Jungwirth, vicepresidente di Mobility-as-a-Service (MaaS) di Mobileye.
Secondo Intel le navette completamente automatizzate aiuteranno società pubbliche e private a risparmiare sui costi dei conducenti e ad affrontare la carenza di personale. Resta però il tema di come impiegare gli autisti che rischiano di perdere il lavoro per ‘colpa’ di un robot.