Il cleantech in Italia sta crescendo, toccando numeri record. Secondo il report Cleantech for Italy, nel 2023 i finanziamenti nel settore in Italia, tra equity, debito e sovvenzioni, hanno raggiunto la cifra record di 322,3 milioni di euro, con un significativo aumento rispetto al 2022 del 68,6%. Il rapporto, presentato durante l’evento di lancio di Cleantech for Italy a Roma, ha analizzato la situazione nel dettaglio. Scopriamola assieme.
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I numeri del cleantech in Italia
Secondo il report realizzato da Leonardo Massa, Investment Director di MITO Technology, e Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy, il cleantech in Italia segna un notevole incremento dei round di finanziamento post-seed nella fascia 5-20 milioni di euro.
Ad avere ricevuto più finanziamenti nel 2023, con il 37,9% del valore totale delle operazioni, è il settore energetico, seguito dall’agrifood con il 20%. Nonostante le tendenze positive, l’Italia è significativamente in ritardo rispetto ai Paesi europei negli investimenti in venture capital in questo settore: solamente 3,8 milioni di euro vengono investiti pro capite (rispetto ai 43,2 milioni di euro della Francia e ai 38,8 milioni di euro della Germania).
Come si evolverà il settore in futuro
Ma come si evolverà lo scenario in futuro? Secondo Federico Cuppoloni: «La scena cleantech italiana è vivace, con molte startup emergenti che lavorano su tecnologie critiche per la decarbonizzazione e un numero crescente di fondi dedicati. Tuttavia, i finanziamenti nelle fasi avanzate sono ancora insufficienti e troppo bassi rispetto all’Europa. Per sbloccare il capitale, è necessario scalare i leader industriali del domani, stringere alleanze con gli attori chiave e tracciare un percorso verso la leadership globale, colmando il divario tra scaleup, investitori e policymaker e sostenendo un quadro politico strategico per supportare la crescita e l’industrializzazione. Proprio questi sono gli obiettivi che si è prefissata Cleantech for Italy».
