Durante quest’anno l’attivista è già stata fermata dalla polizia e allontanata dalle proteste in Svezia, Norvegia e Germania
È stata arrestata dalla polizia metropolitana di Londra dopo aver preso parte a una protesta contro la conferenza sul petrolio e il gas ‘Energy Intelligence Forum’ Greta Thunberg. La paladina del clima si trovava all’Intercontinental Hotel Park Lane, dove si è tenuta la tre giorni tra i vertici dei colossi petroliferi mondiali come TotalEnergies e Shell. Tra gli ospiti, anche gli amministratori delegati del gruppo Aramco dell’Arabia Saudita e Equinor della Norvegia, oltre al ministro della Sicurezza energetica del Regno Unito. La manifestazione è stata organizzata dalla ong ecologista “Fossil Free London”, che in un comunicato stampa ha puntato il dito contro i profitti record registrati lo scorso anno dalle aziende dell’oil & gas “reinvestiti direttamente nell’espansione dei combustibili fossili, e non nell’energia verde”. In alcuni filmati condivisi sui social media e pubblicati dal Daily Mail si vede la 20enne svedese sorridente mentre viene presa in custodia dai poliziotti. Ma non è la prima volta che la giovane attivista viene fermata.
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I precedenti
Greta Thunberg, durante quest’anno, è stata fermata dalla polizia e allontanata dalle proteste in Svezia, Norvegia e Germania. In Svezia è stata anche condannata due volte in pochi mesi per lo stesso reato: aver disobbedito a un ordine della polizia durante una manifestazione di protesta per il clima. E lo scorso 17 gennaio, l’attivista è stata fermata dalla polizia di Aquisgrana durante le proteste dei manifestanti ambientalisti contro l’espansione della miniera di carbone di Garzweiler, a Lüzerath, nello stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia. Dopo essere stata identificata, è stata rilasciata ed è arrivata in tempo a Davos per partecipare insieme ad altre attiviste a una manifestazione contro il World Economic Forum.