In collaborazione con |
G2P scelta come startup a più alto potenziale di innovazione dal Comitato Sostenibilità di American Chamber of Commerce in Italy
Hanno scelto Glass to Power fra oltre 120 candidate: 12 aziende che fanno parte della American Chamber of Commerce in Italy. L’hanno scelta per la capacità di coniugare un progetto ad alto tasso di innovazione con un principio cardine dell’economia circolare: G2P trasforma le finestre di casa, degli uffici, di qualsiasi ambiente in un pannello fotovoltaico. Energia rinnovabile e sostenibile: ciò che serve a ridurre l’impatto del genere umano sul pianeta che lo ospita, costruendo al contempo un modello di business vincente.
Leggi anche: Glass to Power, secondo crowdfunding da 700K (in aumento)
Economia circolare, economia sostenibile: è questa la strada per il futuro. Una prospettiva nuova con cui guardare al modello di business di vecchie e nuove imprese: esempi di questo approccio ci sono già, come sottolinea il console per i Commercial Affairs del Consolato USA Tanya L. Cole. “Vengo dalla California – dice al pubblico della giornata finale di Open Innovation for Circularity svoltasi a Cariplo Factory– uno stato verde e al contempo innovativo: che parla di innovazione e punta sulla sostenibilità, e l’Italia che è un Paese sempre alla moda non può non essere innovativa e sostenibile”.
Sostenere la sostenibilità
Nella pratica questo si traduce in una serie di iniziative concrete suggerite dai partecipanti al dibattito pubblico con cui si è aperta la giornata. Lo stesso console Cole spinge sull’eliminazione di qualsiasi barriera al commercio tra Stati Uniti e Europa, mentre il presidente di AmCham Italy Giuliano Tomassi Marinangeli punta su un dialogo aperto con le Istituzioni per contribuire alla scrittura di nuove regole che creino le condizioni ideali per lo sviluppo di un’economia circolare.
Il professor Carlo Alberto Carnevale-Maffé si spinge ancora oltre, proponendo di creare un meccanismo che riproduca per la sostenibilità ciò che abbiamo già fatto per le emissioni di CO2. Penalizzare nell’accesso al credito chi non ha trasformato il proprio modello in funzione dei nuovi dettami, premiare in termini di finanziamento e di valorizzazione dei servizi coloro i quali invece vanno incontro al futuro.
E anche costruire una nuova sensibilità comune: “Ai talenti dico: non andate a lavorare per aziende non sostenibili, non vi meritano” dice il professor Carnevale-Maffé. Che aggiunge però anche che la sostenibilità non deve essere uno slogan, ma costituire un effettivo vantaggio competitivo ed economico per chi adotti questi principi.
Dalla teoria alla pratica
Fin qui abbiamo parlato di principi, seppur calati nella pratica. Concretamente ci sono alcune iniziative che vale la pena sottolineare. Come i 5 miliardi messi a disposizione per la filiera dell’economia circolare da Intesa Sanpaolo: una goccia nel mare, ricorda Massimiano Tellini (global head circular economy del gruppo bancario), rispetto agli oltre 5 trilioni di contributi pubblici che ancora percepisce il settore dei combustibili fossili. Ma è un primo passo.
Importante anche l’approccio illustrato da Fabio Benasso, presidente e AD Accenture nonché presidente del Comitato Sostenibilità AmCham: “Sarebbe importante investire nel concetto di filiera per mettere assieme le aziende piccole e medie e fare ecosistema e sistema: pensate al modello della Motor Valley, dove anche le università si sono unite per creare le competenze necessarie alla crescita dell’industria”. E quanto alla collaborazione tra le diverse realtà, puntando a una ibridazione tra grandi e piccoli: “La competizione deve avvenire attraverso fattori di differenziazione, non esclusivamente legata al confronto diretto – ha detto a StartupItalia! a margine dell’evento – Collaborare significa anche creare una filiera che consenta di competere a livello internazionale”.
La scelta di premiare Glass to Power può quindi anche essere letta in questo senso. La startup scelta si occupa di energia rinnovabile, lo fa in modo innovativo, lo fa con un contenuto tecnologico all’avanguardia: finestre di nuove generazione che contengono al loro interno tutto quanto serve a trasformare la luce in elettricità, senza di fatto creare alcun cambiamento estetico nell’impatto visivo di questa novità rispetto a quanto siamo abituati a trovare nelle abitazioni e negli uffici.