L’allarme dei ricercatori: “Seppur simile a quello del 2020, quest’anno si è trasformato in uno dei più duraturi mai registrati”
Se fosse di solida roccia e non impalpabile e invisibile, sarebbe ormai più grande dell’Antartide. Nonostante i lunghi mesi del lockdown in cui l’inquinamento pareva essere arretrato almeno un po’, quest’anno il il buco nell’ozono ha compiuto un ulteriore, inquietante, balzo in avanti, allargandosi ancora. Parliamo della breccia, potenzialmente mortale, in quel sottile strato che separa la vita sulla terra dal resto dell’universo, inospitale e deserto.
L’ulteriore avanzata del buco nell’ozono è dimostrata dalle immagini provenienti dal satellite Sentinel 5P del programma Copernicus gestito da Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). I dati sono stati raccolti nell’ambito del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Raggio.
“Seppur simile a quello del 2020, quest’anno il buco dell’ozono si è trasformato in uno dei più duraturi mai registrati”, ha commentato Vincent-Henri Peuch, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service. Per Antje Inness, ricercatrice del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Raggio, “il monitoraggio del buco dell’ozono al Polo Sud va interpretato con cautela, visto che le dimensioni, durata e concentrazioni sono influenzati dai venti locali. Tuttavia ci aspettiamo che si chiuda entro il 2050”.
Il buco nell’ozono, spiegano sempre dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service, si forma ogni anno durante la primavera australe, tra agosto e ottobre, e raggiunge il massimo proprio in questo periodo, tra metà settembre e metà ottobre. Quest’anno, però, dopo una condizione iniziale piuttosto nella norma, è aumentato all’improvviso durante la scorsa settimana ed è ora più grande del 75% rispetto alle misure rilevate in questo stesso periodo dell’anno a partire dal 1979. Una condizione inedita rispetto alle precedenti rilevazioni e per questo nessuno sa quali conseguenze comporterà.