Una moto sportiva, totalmente elettrica, figlia dell’innovazione italiana. Come dimostra la sua VCU (Vehicle Control Unit), il suo motore e le componenti stampate in 3D.
Energica Ego è la prima moto sportiva elettrica costruita in Italia. È il frutto del lavoro e dell’esperienza, più che trentennale del Gruppo CRP, un’azienda modenese che da qualche mese è sbarcata negli Stati Uniti ottenendo le certificazioni NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ed EPA (Environmental Protection Agency) necessarie per immettere qualsiasi tipo di veicolo sul mercato americano.
La moto, dall’anima profondamente “green”, ha conquistato il secondo posto al concorso sulle tecnologie innovative di AMUG 2015, tenutosi a Jacksonville in Florida. Tutto grazie ai materiali Windform che la compongono, sviluppati da CRP nell’ambito della fabbricazione additiva e stampa 3D.
Le caratteristiche tecniche di Energica Ego
È dotata di un motore sincrono a magneti permanenti, raffreddato a olio, in grado di sviluppare una potenza di 100kW da 4900 rpm (giri al minuto) a 10500 rpm e una coppia di 195 nw (newton-metri) da 0 a 4700 rpm. È capace cioè di passare da 0 a 100 km/h in 3 secondi fino a raggiungere una velocità massima di 240 km/h.
L’innovazione più importante di Energica Ego è però la sofisticata VCU. A differenza dei veicoli tradizionali, dove le centraline presenti lavorano in maniera separata, su Energica Ego tutte le centraline della batteria, l’inverter, il caricabatterie e l’ABS sono costantemente monitorati e gestiti da questo cervello made in Italy. La Vehicle Control Unit implementa un algoritmo di gestione multimappa adattivo dell’energia e della potenza motore. Durante la guida, il sistema regola in maniera dinamica la potenza motore in funzione del comando gas, dei parametri operativi della batteria e dei principali componenti del veicolo. Con una frequenza di monitoraggio pari a 100 volte al secondo.
Una moto senza cambio e senza frizione
Energica Ego non possiede né cambio né frizione. Tutto è completamente affidato al ride-by-wire che permette in accelerazione di dosare la coppia erogata dal motore e in decelerazione di dosare la coppia rigenerativa (freno motore). Vi è anche una posizione in rilascio di acceleratore in cui è possibile mettere la moto in “folle”. È dotata, inoltre, di “park assistant” per facilitare il parcheggio e le manovre in pendenza o nel traffico.
Il suo motore elettrico può essere ricaricato attraverso le colonnine presenti nelle stazioni di ricarica oppure dentro casa. Il sistema supporta la regolazione della potenza di carica tramite comando preposto sulla control box del cavo di ricarica o da remoto tramite connettività Bluetooth. Il sistema GPRS è previsto a partire dal 2016.
Per quanto riguarda la ricarica, Enel sta attuando una forte politica di divulgazione sulla mobilità sostenibile installando colonnine di ricarica su tutto il territorio italiano (qui la mappa). E anche nel resto del mondo si sta lavorando duramente per ampliare l’infrastruttura di ricarica come mostra, ad esempio Open Charge Map.
L’autonomia
Tra i falsi miti che Energica Ego vuole sfatare c’è quello della “scarsa durata” del suo utilizzo. Il range di prestazioni della moto varia a seconda dei tragitti percorsi e le velocità raggiunte, proprio come qualsiasi tipologia di veicolo. In generale l’autonomia va dai 150 fino ai 190/200 km. Si avranno circa 150 km con una velocità media di crociera di 80 km/h, mentre con una velocità media di circa 60 km/h (quindi in circuito cittadino) l’autonomia sale tra i 190/200 km/h. In circuito ai 100 km/h di media si potranno invece percorrere circa 50 km.