Un polmone artificiale diviso in due parti: in acque tedesche, il parco eolico Amrumbank West; in acque britanniche il parco Humber Gateway. Insieme elimineranno di 1,3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Un polmone artificiale, completamente green, in mezzo al Mare del Nord. Un polmone che è stato diviso in due parti: il parco eolico Amrumbank West, in acque tedesche, che ha iniziato la produzione d’energia in questi giorni; il parco Humber Gateway, in acque britanniche, che ha già cominciato a produrre elettricità dalla fine di febbraio. Le due realtà, sviluppate da E.ON, saranno completate entro la fine del 2015. Da quel momento in poi potranno lavorare a pieno regime raggiungendo una capacità di generazione di oltre 500 MW. Saranno cioè in grado di fornire energia pulita a quasi 500mila famiglie eliminando la produzione di 1,3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
I due parchi eolici
Amrumbank West è situato a circa 35 km dall’isola di Heligoland, ed è costato circa un miliardo di dollari. È costituito da 80 aerogeneratori le cui fondamenta si trovano a 24 metri di profondità sotto la superficie del mare. Sono mega turbine, la cui componistica arriva dalla Danimarca, che hanno una potenza massima di 3.6 MegaWatt con pale che misurano 120 metri di diametro. L’energia prodotta confluisce in una piattaforma offshore di trasformazione e conversione per poi venire esportata tramite un cavo sottomarino lungo 85 chilometri, che affiora a circa 100 chilometri a nord-ovest di Amburgo. Gli ultimi lavori, relativi al consolidamento delle strutture, verranno completati entro l’autunno facendo raggiungere al parco una capacità di generazione totale di 288 MW.
Humber Gateway si trova, invece, a 8 km ad est di Spurn Point al largo della costa di East Riding of Yorkshire, ad una profondità d’acqua di circa 15 metri. Una volta completato, in estate, si estenderà su una superficie di circa 25 chilometri quadrati. È costituito da 73 turbine eoliche da 3 MW, la prima installata nel 2013. Il contratto di locazione prevede che il parco rimanga operativo per 40 anni con la sostituzione, in caso di usura, delle turbine a partire da 25 anni dall’inizio del loro utilizzo. L’energia prodotta verrà trasportata da un cavo elettrico fino alla rete nazionale, a Salt End, nella periferia est di Kingston upon Hull.
E la Germania ne costruirà altri 20 entro il 2019
I due parchi citati non saranno le uniche realtà presenti in quelle zone. È arrivato, infatti, il lasciapassare della Commissione Europea per un piano tedesco dedicato interamente allo sfruttamento di questa energia pulita. Il governo guidato da Angela Merkel potrà avviare la costruzione di 20 parchi eolici offshore, 17 nel Mare del Nord e 3 nel Mar Baltico, per sfruttare in pieno le possibilità offerte dal territorio. Il progetto è stato dichiarato in linea con le norme europee anche perché darà una ulteriore spinta energetica e ambientale all’intero continente, senza aggirare le regole sulla concorrenza nel mercato unico. Il sistema di incentivi tedesco, infatti, prevede un sostegno agli operatori attraverso un premio che si aggiungerà al prezzo di mercato dell’elettricità.
I parchi metteranno a disposizione fino ad una capacità di 7 gigawatt (GW) di energia riuscendo a soddisfare una discreta fetta del fabbisogno nazionale. I costi di investimento complessivo saranno poco inferiori ai 30 miliardi di euro. I lavori cominceranno a breve visto che l’inizio della produzione di energia è stata fissata entro la fine del 2019.