La nuova Commissione strizza l’occhio a Greta Thunberg ed è pronta a siglare il Green New Deal
Ursula von der Leyen lo aveva detto fin dal principio del suo mandato da presidente della Commissione Europa: «Adotteremo misure coraggiose contro i cambiamenti climatici». Nessuno poteva però immaginare che il Vecchio Continente fosse disposto a mettere sul piatto così tanti soldi: oltre 1000 miliardi di euro.
1000 miliardi per salvare l’Ue (e non solo)
Lo ha annunciato il neo commissario all’Economia Paolo Gentiloni: «L’esecutivo comunitario intende integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nella procedura del semestre europeo, attraverso cui si verificano gli impegni delle politiche di bilancio dei Paesi membri».
Paolo Gentiloni
Ma non solo, perché Gentiloni, ribadendo che la crescita «oltre che quantitativa deve essere anche sostenibile», è sceso nel dettaglio, parlando di soldi: «l’obiettivo della nuova Commissione europea è mettere in campo oltre 1.000 miliardi di investimenti in sostenibilità ambientale». Come? Dalle anticipazioni rilasciate dal commissario all’Economia sembra che si voglia procedere attraverso una integrale revisione della tassazione sull’energia, «è uno dei modi con cui l’Unione europea può influenzare i comportamenti dei produttori e dei consumatori» ha spiegato Gentiloni, così da rendere «meno favorevole l’uso dei carburanti inquinanti e dei combustibili fossili».
Ursula von der Leyen
Tornando al discorso che la neo presidente della Commissione aveva pronunciato presentando la nuova squadra di governo, Ursula von der Leyen aveva detto: «Voglio che il Green Deal europeo diventi l’elemento distintivo dell’Europa. Il suo fulcro è il nostro impegno a diventare il primo continente al mondo a impatto climatico zero. Si tratta anche di un imperativo economico a lungo termine: chi saprà agire per primo e più rapidamente sarà in grado di cogliere le opportunità offerte dalla transizione ecologica. Voglio che l’Europa sia all’avanguardia. Voglio un’Europa esportatrice di conoscenze, tecnologie e buone pratiche».
1000 miliardi saranno sufficienti?
Inutile girarci attorno: 1000 miliardi sono un’ottima somma da cui partire ma non basteranno a concretizzare tutti gli impegni presi dalla von der Leyen di fronte all’Europarlamento. Basti pensare che il piano presentato dalla sola Germania ne mette sul piatto 100 (spalmati in 10 anni, sia chiaro). Inoltre, molti Stati membri sono ancora troppo legati ai carburanti fossili. Secondo uno studio della Commissione europea del settembre 2017, la Polonia ricava dal carbone quasi l’80% della sua energia elettrica.
Giuseppe Conte e Ursula von der Leyen
Più in generale, tutto il versante Est (quindi anche Repubblica Ceca, Ungheria ed Estonia) per non inasprire i rapporti con la Russia di Putin non ha voluto sottoscrivere il patto per raggiungere la «carbon neutrality» nei prossimi 30 anni. Resta poi da capire cosa farà l’Italia: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato in più occasioni l’intenzione di avviare la nuova esperienza governativa all’insegna degli investimenti verdi ma, a giudicare dalla NaDef, rischia di essere smentito da una finanziaria quasi totalmente incentrata sulle risorse per evitare l’aumento dell’Iva.