Si è chiusa con un ricavo di 16 mila euro l’asta di beneficienza nell’ambito del progetto promosso dall’associazione “One Ocean Foundation” per la raccolta di 25 tonnellate di plastica
Dopo un ritardo legato alle restrizioni anti-Covid in Nuova Zelanda, il prossimo 10 marzo avrà ufficialmente inizio l’America’s Cup. La competizione sportiva più antica al mondo, sogno proibito di tutti i velisti, è giunta all’edizione numero 36. Tra le tante novità, la più importante è il ritorno, 21 anni dopo, dell’equipaggio italiano Luna Rossa Prada Pirelli a contendersi la coppa. Il percorso che ha portato il team italiano all’America’s Cup 2021 è passato attraverso due tappe: le vittorie, nella semifinale e finale della Prada Cup, rispettivamente contro gli statunitensi di American Magic e i britannici di Ineos Team UK. Una delle caratteristiche che ha contraddistinto Luna Rossa, avvantaggiandola nelle manovre durante le regate, è stato l’impiego del doppio timoniere.
Proprio i due timonieri, Francesco ‘Checco’ Bruni e Jimmy Spithill sono stati protagonisti, negli scorsi giorni, dell’iniziativa “No Plastic in the Ocean” per la salvaguardia dei mari. Il team italiano, in collaborazione con l’azienda Titici, specializzata nella produzione di telai per biciclette, ha infatti messo in palio i due modelli personalizzati, costruiti per i due timonieri dell’AC75 Luna Rossa. L’asta di beneficienza a favore del progetto promosso da One Ocean Foundation si è chiusa lo scorso 22 febbraio, con un ricavo complessivo di 16 mila euro.
Il progetto “No Plastic in the Ocean”
L’iniziativa “No Plastic in the Ocean” è nata con l’obiettivo contrastare l’inquinamento in mare da plastiche e microplastiche e creare consapevolezza sul tema della tutela dell’ecosistema marino, anche attraverso la raccolta diretta di rifiuti plastici nelle zone marine e costiere. In particolare, il denaro raccolto dall’asta di beneficienza a cui ha partecipato Luna Rossa contribuirà alla raccolta di 25 tonnellate di plastica.
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Le aree di intervento sono individuate nei Paesi in via di sviluppo, dai quali proviene la maggior parte dei rifiuti che minacciano gli oceani. Insieme a organizzazioni come Plastic Bank e con la collaborazione di partner locali, vengono effettuate la raccolta, il tracciamento e la re-immissione dei rifiuti nel ciclo produttivo. Contribuendo così allo sviluppo di un’economia circolare locale.