Spostarsi su gomma è obsoleto, costoso e inquinante? A smontare questo luogo comune arriva FlixBus, la startup dei servizi autobus a lunga percorrenza che ti permette di viaggiare in tutta Europa aiutando l’ambiente.
Viaggiare su gomma è obsoleto, costoso e inquinante? Niente di più sbagliato. A smontare questo luogo comune arriva FlixBus, la startup dei servizi autobus a lunga percorrenza, nata in Germania nel 2013 e che in pochi anni ha rivoluzionato il modo di viaggiare.
In Italia il servizio è stato inaugurato il 18 luglio con la prima linea nazionale Milano–Venezia mentre la seconda prenderà il via da metà agosto e riguarderà la tratta Torino–Venezia. La rete del servizio parte dalla Germania per estendersi fino ad Austria, Svizzera, Olanda, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia. Oltre alle sedi centrali di Monaco e Berlino si è aggiunta la sede italiana a Milano ed entro il 2015 FlixBus prevede di raggiungere 50 città italiane, per un totale di 1000 collegamenti giornalieri solo in Italia.
Perché è un servizio green?
In un momento in cui si preferisce viaggiare by air perché più conveniente sia in termini economici (ormai i voli low cost sono all’ordine del giorno e decisamente poco zero impact) che in termini di riduzione di tempo, la proposta di viaggiare su lunghe percorrenze con un autobus è davvero una bella sfida.
Ma la possibilità di compensare l’impatto di Co2 del viaggio è indubbiamente una carta vincente. Con FlixBus, al momento dell’acquisto online del biglietto (o anche tramite l’App gratuita FlixBus), sarà infatti possibile versare un piccolo supplemento al costo del biglietto per promuovere la sostenibilità ambientale. L’importo calcolato viene automaticamente addizionato al prezzo del biglietto, per un valore dell’1-3% circa del prezzo di viaggio e sarà investito in un progetto certificato, in conformità con gli standard ambientali internazionali, per compensare la corrispondente quantità di emissioni di Co2. Questo grazie alla collaborazione con Atmosfair, organizzazione che si preoccupa di tutela il clima, in ambito di viaggi, proponendo compensazioni, soprattutto attraverso l’uso di energie rinnovabili. Inoltre, tutti i mezzi utilizzati dal servizio dovranno essere più recenti del 2012 e di categoria euro 5 o superiore.
Comfort e Low cost
Come la buona prassi vuole, più la prenotazione avverrà in anticipo e più si usufruirà delle promozioni meno costerà il biglietto: si parte infatti da un prezzo di 1 euro. Ma non è solo un discorso di “furbizia e velocità”. Il merito è anche e sopratutto del modello di business basato sulla collaborazione: da un lato la start up FlixBus, che si occupa di pianificare le linee, marketing e servizio pre e post vendita; dall’altro i partner locali, piccole e medie imprese di autobus italiane, che si occupano dello svolgimento del servizio operativo, rispettando gli standard qualitativi stabiliti da FlixBus e assicurando un servizio eccellente grazie alla loro consolidata esperienza. A bordo inoltre WiFi gratuito, prese elettriche, toilette, il tutto in autobus moderni con sedili comodi e spaziosi.
È solo l’inzio
L’obiettivo di Andrea Incondi, general manager FlixBus Italia, è quello di progettare un network nazionale che collegherà capillarmente l’intero Paese, da nord a sud, integrando le città italiane con la fitta rete di collegamenti già esistenti e in continua espansione tra l’Italia e il resto d’Europa: Monaco, Stoccarda, Francoforte, Zurigo, e da oggi anche Dortmund e Amburgo, che sono solo alcune delle città raggiungibili con FlixBus.
È l’anno degli autobus
Parlando di autobus non si può non citare il servizio Megabus, altro servizio pullman low cost che muove 5 milioni di passeggeri l’anno collegando le principali città europee, anche qui con prezzi che partono da un euro a tratta. Ha gli stessi colori della compagnia RayanAir ma non sono parenti.
Megabus nasce in Inghilterra nel 2003 ed è presente anche in Nord America e da fine giugno anche in Italia, con 23 autobus da 87 posti e tratte che collegano 13 città italiane: Torino, Milano, Genova, Padova, Verona, Venezia, Bologna, Pisa, Siena, Firenze, Roma e Napoli. Cosa cambia dunque rispetto a FlixBus? Intanto nessuna città italiana è collegata a mete internazionali e poi, non è green!
Francesca De Matteis
(@francydematteis)