Jay Whitacre ha vinto il Lemelson-MIT Program grazie ad Aquion, l’azienda che sta costruendo la batteria che permetterà di sfruttare l’energia solare 24 ore su 24. Un anno fa il progetto raccolse 55 milioni di dollari convincendo anche Bill Gates.
Il Lemelson-MIT Program è un premio che il Massachusetts Institute of Technology assegna a inventori capaci di ispirare le nuove generazioni. Personalità geniali che, dando il buon esempio, convincono i giovani a coltivare il proprio talento attraverso l’ingegno e la creatività. È un riconoscimento di grande importanza ma che vale anche parecchi soldi: ben 500mila dollari.
Quest’anno è stato appena conferito a Jay Whitacre, professore di scienza e ingegneria dei materiali alla Carnegie Mellon University, e fondatore di Aquion, un’azienda capace di sviluppare una batteria innovativa (Aqueous Hybrid Ion) che promette di rivoluzionare il mondo dell’energia come oggi lo conosciamo.
Nonostante si fosse già distinto per alcune collaborazioni di prestigio (come quella con la NASA per il progetto Mars Rover), la vita di Jay subisce una netta sterzata nel momento in cui diventa padre: «Quando hai dei figli è naturale rimettersi in discussione. Realizzi che il mondo è loro e che non stai facendo nulla di significativo che possa aiutarli a prenderselo». E cosa fare per rimediare? Semplicemente affrontando uno dei maggiori problemi che l’umanità si trova già ad affrontare: quello, appunto, dell’energia.
Aquion; 55 milioni di dollari; Bill Gates
Questi tre elementi, messi insieme, potrebbero giustificare il fatto che il nome di questa azienda non vi suoni totalmente estraneo. Nel 2014, a sei anni dalla sua fondazione, Aquion riempì le pagine dei giornali di tutto il mondo per aver raccolto 55 milioni di dollari da fondi di venture capital. Una notizia che diede grande visibilità al progetto e alla sua ambizione di voler cambiare il mondo. Un’ambizione giustificata anche dal fatto che, tra i nomi degli investitori, campeggiava, in grande spolvero, quello di Bill Gates. La conferma più autorevole del fatto che Jay e il suo team stavano realmente facendo sul serio.
Come funziona la batteria di Jay Whitacre
La batteria di Aquion ha come obiettivo quello di far sì che i vari paesi possano ricorrere all’energia pulita 24 ore su 24. Ha sviluppato, cioè, un sistema poco costoso per immagazzinare l’energia proveniente dal sole o dal vento per poi utilizzarla in orari notturni o, in generale, quando c’è ne più bisogno. Ad esempio in giorni particolarmente nuvolosi, piovosi o poco ventosi.
La batteria è in grado, dunque, di ottenere elettricità da fonti rinnovabili sempre e ovunque rinunciando a generatori e accumulatori molto più inquinanti. «È una soluzione estremamente economica visto che verrà a costare quanto una batteria a piombo-acido con la capacità di durare il doppio e di inquinare molto meno». Il piombo, infatti, è un materiale tossico e potenzialmente pericoloso mentre i materiali usati da Jay sono molto più sicuri, affidabili e utili.
Aqueous Hybrid Ion si serve come elettrolito di ioni di sodio dell’acqua salata. La carica si muove, attraverso il liquido, dagli elettroliti positivi, basati sull’ossido di magnese, a quelli negativi, basati sul carbonio. Funziona in maniera simile alla batteria agli ioni di litio (che comporta però l’utilizzo di elettrodi costosi e infiammabili). Una vera alternativa, a basso costo, per l’immagazzinamento dell’energia su larga scala.
Dalle Hawaii al resto del mondo
A gennaio di quest’anno questa tecnologia ha realizzato il suo primo grande traguardo alle Hawaii dove ha supportato, senza sosta, una piccola rete elettrica. Una rete che alimentato una schiera di pannelli solari per dare energia a 40 abitazioni di medie dimensioni. Successivamente le batterie sono state installate in Australia, California, Germania, Malesia e Filippine. A marzo, infine, la compagnia di Pittsburgh ha ricevuto il Cradle to Cradle Certified Bronze, un prestigioso attestato di qualità molto ambito negli Stati Uniti.
Withacre ha dichiarato di voler investire una parte del premio nella creazione di borse di studio destinate a supportare i neolaureati nel loro percorso di crescita professionale: «Spero che tutto ciò possa aumentare l’interesse nei confronti delle innovative soluzioni che vengono create, tutti i giorni, in ambito energetico».