Gli impianti di riscaldamento a combustibili fossili andranno gradualmente eliminati. Ma non così “presto” come si temeva
A febbraio il Parlamento Europeo discuterà la direttiva sulle case green. Si tratta di un testo che mira a raggiungere tutti quegli obiettivi di transizione ecologica e di taglio delle emissioni che Bruxelles ha fissato ormai da tempo. Fino però all’ultima modifica il timore era che le tappe indicate nel testo fossero troppo serrate e non sostenibili in termini di conversione a nuovi modelli, soprattutto per quanto riguarda il mercato italiano. L’associazione Assotermica ha dunque apprezzato il fatto che il phase-out dei combustibili fossili di caldaie e sistemi di riscaldamento sia stato spostato al 2040 (in origine la scadenza era fissata al 2035). Entro quella data le aspettative sono che fonti rinnovabili come biometano o idrogeno verde saranno più disponibili nelle reti di distribuzione.
Caldaie e direttiva case green
Sempre secondo Assotermica «anche gli apparecchi ibridi (pompe di calore di potenza ridotta accoppiata ‘factory made’ ad una caldaia a condensazione omologata per miscele di gas green) e le pompe di calore a gas avranno un ruolo centrale, essendo del tutto integrabili nel parco edilizio italiano». Energy Performance of Buildings Directive è la direttiva case green che fissa importanti traguardi per il settore dell’edilizia e del real estate: il 2050 è la data più rilevante perché entro metà secolo gli edifici dovranno raggiungere gli obiettivi di emissioni zero. Il percorso non sarà facile perché l’85% degli edifici presenti nell’Unione Europea è stato costruito prima del 2000 e di questa larghissima maggioranza il 75% registra scarse prestazioni energetiche.
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Per quanto riguarda gli APE (ovvero gli attestati di prestazione energetica) sarà introdotta la classe A0 per gli edifici a zero emissioni. Tornando però alla questione delle caldaia nella direttiva case green si stabilisce che dal 2025 i Paesi membri non potranno più erogare incentivi per le caldaie autonome a combustibili fossili e saranno sovvenzionabili soltanto i sistemi di riscaldamento ibridi. Le caldaie a combustibili fossili andranno gradualmente eliminate entro il 2040.