La giunta di Beppe Sala vara il PAC ed esclude i diesel dal centro della città
Il Comune di Milano mette la ganascia alle auto diesel che intendono circolare nell’Area B. È senza dubbio questa la novità più dirompente del Piano Aria e Clima appena approvato, con 28 voti favorevoli e 12 contrari, dal Consiglio comunale: si tratta del documento di visione strategica per l’adattamento della città di Milano ai cambiamenti climatici e per il raggiungimento, nell’arco del periodo 2021÷2050, dell‘azzeramento delle emissioni clima-alteranti. La novità non mancherà di suscitare polemiche, dal momento che persevera con la demonizzazione dell’auto (e, in particolare, quelle diesel e con qualche anno sulla carrozzeria, dunque i mezzi della fascia della popolazione più povera), fingendo di non sapere che la maggior parte dell’inquinamento è invece dovuto al riscaldamento – spesso smodato – domestico. I primi veicoli esclusi dal centro saranno i diesel Euro 5.
I capitoli del Piano Aria e Clima di Milano
Il Piano Aria e Clima di Milano è diviso in cinque ambiti – Salute, Connessione e accessibilità, Energia, Adattamento ai cambiamenti climatici, Consapevolezza – e per ciascun ambito, spiegano dall’amministrazione cittadina, vengono pianificate azioni volte a migliorare la qualità della vita in città: dall’abbattimento delle emissioni inquinanti al raggiungimento della neutralità carbonica, passando per il contenimento dei rischi legati al cambiamento climatico, la valorizzazione dell’economia circolare e sostenibile sino all’adozione di stili di vita consapevoli e responsabili. “Azioni sistemiche e sinergiche rivolte a tutti i cittadini con una particolare attenzione a chi è più fragile per età, situazione socio-economica e stato di salute”.
Tra gli interventi più rilevanti introdotti dall’applicazione dal PAC c’è la graduale creazione di una città ciclo-pedonale, una città a 30 km all’ora, “in linea con la visione di una città carbon neutral capace di contrastare i cambiamenti climatici, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare”.
È stato poi dato avvio alla riqualificazione energetica degli edifici del patrimonio pubblico, a cominciare dal progetto pilota che prevede la graduale installazione di oltre 60mila mq di pannelli fotovoltaici pari a 10MW a copertura dei consumi energetici dell’Amministrazione in scuole, case popolari e uffici pubblici. Previsto anche un impegno maggiore nelle azioni di depavimentazione di aree oggi adibite a parcheggio, quali ad esempio i parterre alberati dei viali cittadini, che dovranno diventare spazi verdi e fruibili, in grado di favorire il raffrescamento della città e l’assorbimento delle acque piovane sulla scia di quanto sta avvenendo con la riqualificazione di via Pacini o grazie al progetto School oasis che prevede la rigenerazione degli spazi esterni delle scuole e la creazione di aree verdi attrezzate in grado di accogliere studenti e residenti dopo gli orari di lezione, coinvolgendo almeno una scuola per ogni municipio entro il 2030.
Per le aree sensibili, limitrofe a scuole e ospedali, si dovrà privilegiare fin dal prossimo anno la realizzazione di aree che consentano l’accesso privilegiato a pedoni, bici e monopattini sino a divenire vere e proprie “Zone 30”; nel contempo verranno create ampie zone a traffico limitato in ogni quartiere. Restano invece intatti i problemi relativi alla folle corsa di affitti e delle case in tutta la città, che sta costringendo sempre più persone a fuggire verso la periferia: difficile, per chi abita a decine di chilometri dal centro, raggiungere il luogo di lavoro in bici o in monopattino.