I tre chimici hanno scoperto e studiato i “punti quantici”, i più piccoli componenti finora conosciuti nel mondo delle nanotecnologie che saranno importanti nel settore tecnologico, fotovoltaico e nella biomedicina
Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov sono i vincitori del premio Nobel per la Chimica 2023. Ad annunciarlo, l’Accademia reale svedese, «per la scoperta e la sintesi dei punti quantici». Nello specifico, i punti quantici sono nanoparticelle che hanno proprietà uniche e sono capaci di diffondere la luce dagli schermi televisivi e dalle lampade a LED ma possono anche catalizzare reazioni chimiche e illuminare il tessuto tumorale per i chirurghi. Sono dunque, considerati alla base di moltissime tecnologie: dalle comunicazioni all’ottica, sino ai futuri computer superveloci e alla diagnosi per immagini nella biomedicina. I tre studiosi hanno utilizzato i punti quantici principalmente per creare luce colorata e ritengono che, in futuro, queste particelle possano contribuire all’elettronica flessibile, a sensori minuscoli, a celle solari più sottili e forse anche a comunicazioni quantistiche criptate.
Leggi anche: Chi sono Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier, i vincitori del Nobel per la Fisica
La scoperta dei tre scienziati
Anticipati dalla stampa svedese qualche ora prima che il Comitato Nobel li annunciasse, i tre ricercatori vivono negli USA. Moungi Bawendi lavora al Massachusetts Institute of Technology (MIT), Louis Brus all’Università Columbia e Alexei Ekimov alla Nanocrystals Technology. Moungi Bawendi, 62 anni, è nato in Francia nel 1961 e ha studiato negli Stati Uniti, all’Università di Chicago; Louis E. Brus, 80 anni, è nato negli Stati Uniti nel 1943 e ha studiato alla Columbia University, dove ancora lavora. Alexei I. Ekimov, 78 anni, è nato nell’ex Unione Sovietica e ha completato gli studi di dottorato a San Pietroburgo nel 1969. Ha lavorato in un’azienda americana, la Nanocrystals Technology Inc. di New York, dove ha avuto il ruolo di responsabile scientifico e dove è attualmente impegnato. I tre scienziati che hanno scoperto i punti quantici sono riusciti a rilevare e a studiare i più piccoli componenti finora noti nel mondo delle nanotecnologie. Si pensi che sono talmente piccoli che sono proprio le loro dimensioni a determinarne le proprietà, a partire dal colore, secondo le leggi della fisica quantistica. Le loro possibili applicazioni vanno dai televisori alle lampade a Led, fino ai sensori utilizzati nella biomedicina e sono destinati a essere protagonisti in molti settori: dalle tecnologie per le comunicazioni ai dispositivi fotovoltaici ai display e, in medicina, per lo sviluppo di nuovi sistemi diagnostici, secondo quanto ha affermato Lidia Armelao, direttrice del dipartimento di Chimica e materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche.