Dopo sei mesi di lavori è arrivato il primo “si” al Codice della Strada da parte della Camera, che ha approvato il disegno di legge del Governo in materia di sicurezza stradale con 163 voti favorevoli e 107 contrari. Il provvedimento – che contiene anche una delega al Governo per la completa riscrittura del Codice – passa adesso all’esame del Senato. Chiaramente, prima dell’entrata in vigore della normativa trascorreranno diversi mesi. Nel frattempo, scopriamo più nei dettagli che cosa prevede il ddl per quanto riguarda l’utilizzo dei telefonini alla guida.
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Cosa rischia chi usa il cellulare alla guida
Al momento per chi usa lo smartphone alla guida è prevista una multa di 165 euro (115,50 con lo sconto) e la perdita di cinque punti della patente. Se si commette la stessa violazione nell’arco di due anni, la sanzione è identica ma non c’è più la possibilità di avere uno sconto, ed è confermata la perdita di cinque punti oltre alla sospensione della patente da uno a tre mesi. La riforma votata è molto più stringente per coloro che si ostineranno a utilizzare il cellulare mentre si trovano alla conduzione di un veicolo. Alla prima violazione la multa salirà a 250 euro, con una sospensione della patente compresa tra 15 giorni e due mesi e la perdita di cinque punti, mentre alla seconda violazione la multa sarà di 350 euro e i punti decurtati diventeranno 10 oltre ad essere confermata la sospensione della patente da uno a tre mesi. L’uso del cellulare alla guida è inserito anche tra le violazioni che prevedono la “mini sospensione automatica” (ovvero senza che intervenga il prefetto con uno specifico provvedimento) della patente alla prima violazione per i conducenti con meno di venti punti sulla patente.