Il piano punta a potenziare i progetti di accumulo batterie per espandere la capacità di energia rinnovabile a 500 gigawatt entro il 2030
L’India mette a disposizione una serie di incentivi per 37,6 miliardi di rupie (455,2 milioni di dollari) per le aziende che avviano progetti di accumulo di batterie per un totale di 4.000 megawattora. Si tratta di un’iniziativa che fa parte del più ampio programma annunciato all’inizio di quest’anno per potenziare i progetti di accumulo di batterie. Il piano punta a espandere la capacità di energia rinnovabile dell’India a 500 gigawatt entro il 2030. Un’ambizione che permetterà al Paese di ridurre il costo dell’accumulo di energia della batteria tramite lo stoccaggio, utilizzato per sostenere l’alimentazione elettrica rinnovabile e per stabilizzare la rete.
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Il progetto per accumulare batterie
Il piano indiano si basa su una tecnologia in evoluzione; di fatto esistono pochissimi progetti operativi su larga scala a livello globale di questo tipo. Lo schema intende sviluppare sistemi di accumulo di energia per ridurre i costi attraverso offerte competitive. In particolar modo, il governo fornirà i finanziamenti per coprire i rischi degli sviluppatori che lavorano a progetti di infrastrutture critiche – che sono o potrebbero rivelarsi economicamente non sostenibili – sotto forma di sovvenzioni per tre anni. Sono anche previsti, inoltre, investimenti privati per un valore di 56 miliardi di rupie. Attualmente già un certo numero di aziende indiane, tra cui Reliance Industries, Adani Power e JSW Energy hanno in programma di creare impianti di batterie su larga scala. Un comparto settore che in India è già molto competitivo e centrale per lo sviluppo del Paese.