Giovedì 27 gennaio si terrà il secondo evento pubblico di confronto con gli operatori di mercato per la definizione del bando da 4 milioni di euro della Regione Calabria sul riutilizzo delle MPS
Si svolgerà giovedì 27 gennaio dalle ore 10.30 alle ore 13.30 la seconda giornata pubblica di consultazione di mercato relativa all’appalto innovativo sull’Economia Circolare, che sarà bandito dalla Regione Calabria con una dotazione finanziaria di circa 4 milioni di euro sul POR FESR 2014-20, grazie all’Accordo di collaborazione tra AgID, Regione Calabria e FINCALABRA S.p.a.
La consultazione è propedeutica alla ricerca di “Nuove tecnologie di lavorazione delle materie prime seconde per il loro riutilizzo” che ha come obiettivo quello di rispondere al fabbisogno di innovazione espresso dalla Regione Calabria e quindi di identificare nuove soluzioni innovative, non ancora in commercio, che consentano il recupero come materie prime degli scarti della lavorazione industriale e del materiale derivante dal riciclaggio dei rifiuti.
In questo secondo evento di confronto tra le Pubbliche amministrazioni e gli operatori di mercato, dopo il primo incontro che ha registrato la partecipazione e l’interesse di oltre 300 tra imprese, professionisti, startup ed enti di ricerca, verrà presentato l’oggetto della consultazione ridefinito a seguito dei contributi ricevuti dai partecipanti e delle riflessioni che da essi sono scaturiti.
L’appuntamento del 27 gennaio sarà preceduto da una sessione One to One, fissata per martedì 25 gennaio, dalle ore 10.30 alle ore 13.30, durante la quale gli operatori di mercato, che hanno espresso l’interesse ad approfondire il tema o a presentare proposte di innovazione tecnologica, potranno confrontarsi direttamente con la stazione appaltante (AgID) e l’ente che ha espresso il fabbisogno (Regione Calabria).
L’utilizzo di nuove tecnologie energetiche per sfruttare scarti e rifiuti è diventato uno dei temi centrali nello studio della riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi ad esso collegati. Seguendo la logica dell’“end of waste”, l’obiettivo è innovare in ambito del trattamento dei flussi di materia a partire dal circuito pubblico urbano e includendo anche quello privato, per verificarne la possibilità di un riutilizzo nel libero mercato con la connotazione di materia prima seconda.
A differenza degli appalti tradizionali, attraverso gli appalti innovativi lo Stato non acquista prodotti e servizi standardizzati già disponibili sul mercato, ma stimola le aziende e il mondo della ricerca a creare nuove soluzioni per rispondere alle sfide sociali più complesse: sanitarie, ambientali, culturali, formative ed energetiche.