Tutti i manager statunitensi della multinazionale devono presentarsi in sede o recarsi da un cliente almeno tre giorni alla settimana
«O tornate in ufficio o lasciate il gruppo». Questo è il messaggio che la multinazionale americana IBM ha lanciato ai propri dirigenti che preferiscono lo smartworking al lavoro “faccia a faccia”. Un richiamo all’ordine, o meglio alla presenza fisica che per alcuni dipendenti di IBM era diventata un’eccezione. Ma non c’è, comunque, l’obbligo di presenza durante tutti i giorni lavorativi.
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IBM e lo smartworking
Tutti i manager statunitensi di IBM devono presentarsi in ufficio o presso la sede di un cliente almeno tre giorni alla settimana «indipendentemente dallo stato attuale del luogo di lavoro», si legge su Bloomberg. I dati del badge verranno utilizzati per «valutare la presenza individuale» e condivisi con manager e risorse umane, si apprende da una nota del vicepresidente senior John Granger. La multinazionale fa eccezione solo per coloro che, a causa di particolari casi clinici o per il servizio militare, possono comunque lavorare da remoto. Tutti gli altri devono uniformarsi alle nuove regole entro l’inizio di agosto, altrimenti saranno costretti a lasciare l’azienda. Per IBM, infatti, «le interazioni faccia a faccia ci rendono più produttivi, innovativi e maggiormente in grado di servire i nostri clienti», ha affermato un portavoce dell’azienda che alla fine del 2022 contava circa 288.000 lavoratori a livello globale.