Ad acquisire le immagini dall’alto del disastro che è accaduto in Spagna sono stati i satelliti Sentinel 3 del programma Copernicus e l’americano Landsat 8. Dalle immagini, è ben visibile la differenza tra il prima e il dopo la tragedia. Le prime sono state acquisite a partire dall’inizio delle inondazioni nella Spagna meridionale e orientale.
Le immagini acquisite da Sentinel 3
Le immagini acquisite ieri, 30 ottobre, dai satelliti Sentinel 3 del programma di Osservazione della Terra Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea e della Commissione Europea, sono state diffuse oggi. Oltre alle zone alluvionate nella provincia di Valencia, riconoscibili dal colore marrone chiaro, è ben visibile l’enorme quantità di sedimenti riversati dai fiumi nel Mediterraneo.
Nel frattempo, informa il servizio Copernicus in una nota, il Servizio di gestione delle emergenze Copernicus (Cems) è stato attivato per fornire una valutazione dell’estensione delle inondazioni e dei danni della situazione a Valencia. Sentinel-3 è una delle missioni satellitari di Copernicus, progettata per monitorare mari, coste e terre emerse. Dotato di strumenti per la rilevazione termica e ottica, misura parametri come temperatura superficiale degli oceani e vegetazione terrestre, fondamentali per la gestione ambientale e la ricerca scientifica.
Le immagini riprese da Landsat 8
La zona di Valencia è stata ripresa anche dal satellite americano Landsat 8 prima e dopo l’inondazione.
Il satellite di osservazione della Terra Landsat 8 ha fotografato gli effetti della terribile alluvione che ha colpito questa settimana la regione di Valencia in Spagna. Due fotografie, scattate una l’8 ottobre e una il 30 ottobre, mostrate side by side rivelano l’entità della massa d’acqua riversata in poche ore sul territorio colpito.
Secondo l’agenzia meteorologica nazionale della Spagna Aemet, il 29 ottobre è caduta nell’arco di 8 ore la stessa quantità di pioggia che la regione riceve normalmente in un anno. L’ESA ha attivato il servizio di Emergency Rapid Mapping della rete Copernicus, con Sentinel-1 che è attivo nell’effettuare una mappatura ad alta risoluzione delle aree colpite. A questo indirizzo sono disponibili altre immagini in diretta e la mappa interattiva.