Questo è quanto è emerso durante una deposizione in tribunale per la morte di un uomo che aveva inserito l’Autopilot
Ashok Elluswamy, a capo della divisione Tesla che si occupa del software Autopilot sulla guida autonoma, ha ammesso in una recente deposizione in tribunale che il video promo del 2016, pubblicato dalla stessa azienda, dava e dà tuttora una falsa percezione sulle reali capacità del sistema. Sei anni fa il Ceo Elon Musk esultava con questo tweet, dicendo che l’auto elettrica mostrata nel video stava facendo tutto da sola: stop ai semafori, immissioni, precedenze, e perfino ricerca del parcheggio. E invece così non è stato.
Tesla drives itself (no human input at all) thru urban streets to highway to streets, then finds a parking spot https://t.co/V2T7KGMPBo
— Elon Musk (@elonmusk) October 20, 2016
Come si legge su The Verge, all’epoca della realizzazione di quel video Elluswamy era un ingegnere ed era all’interno del team che si è occupato del filmato. Stando a quanto ha riportato, l’auto che sembrava nelle mani della guida autonoma in realtà aveva utilizzato informazioni pre-mappate per poter circolare, dando così l’illusione che non ci fosse nessun trucco dietro. Il video del 2016 è stato uno dei più visti e dibattuti tra gli appassionati di questa tecnologia che, va comunque detto, sta facendo numerosi passi avanti nell’automotive.
Quello di cui però si sta discutendo ha a che fare con quanto sta accadendo nelle aule di tribunale. La deposizione di Elluswamy è stata fatta durante un processo per la morte di Walter Huang, ingegnere della Apple vittima di un incidente nel 2018. La sua Tesla Model X si è schiantata a oltre 100 km/h mentre era in funzione l’Autopilot. Prima della tragedia a seguito della quale la famiglia ha fatto causa all’azienda di Musk, l’uomo aveva riscontrato non pochi problemi al software, che più di una volta lo avevano messo in pericolo.