Un cortometraggio animato in 3D, realizzato da una settantina di ventenni studenti della Side Academy di Verona, racconta la storia di Willy Monteiro Duarte, il giovane italiano di origine capoverdiana ucciso a Roma da un gruppo di bulli quattro anni fa e medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Il corto sarà presentato in anteprima assoluta il 31 agosto durante la Mostra del Cinema di Venezia.
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Il corto su Willy Monteiro
Il cartoon 3D è stato realizzato grazie alle ultime tecnologie per i videogiochi che hanno permesso a circa 70 studenti della Side Academy di Verona di ricreare un universo parallelo dove il protagonista è un piccolo alieno. Il fondatore della scuola, Stefano Siganakis, ha dichiarato: «Abbiamo usato la tecnologia per unire il linguaggio digitale a quello cinematografico e creare un universo parallelo con un piccolo alieno. Abbiamo impiegato oltre centomila ore di lavoro in tre anni per realizzare un corto che spieghi che la diversità è un valore». Il corto, dal titolo “Willy – Different is good”, sarà presentato il prossimo 31 agosto, alle ore 19, nella “Sala Tropicana” dell’Hotel Excelsior. L’evento è una prima assoluta, inserita nel programma degli happening “fuori concorso” del Festival del Cinema di Venezia. Per la produzione è stato utilizzato il software “Unreal Engine” di Epic Games. Questo software è il “game engine” di riferimento, da diversi anni, per il mondo dei videogame e ha permesso lo sviluppo di “Fortnite”, “Cyberpunk 2077”, “Star Wars Jedi” e “The Fallen Order”. Per l’occasione saranno anche consegnati i “Draghi d’Oro” ai migliori studenti.
La trama
Nello sviluppo del video, la storia di Willy Monteiro rivive attraverso le peripezie di un piccolo alieno, minacciato da bulli, che non vogliono solo umiliarlo, ma anche riprendere con un video il pestaggio per poi diffonderlo sui social. Nasce proprio da questa idea un contrasto tra i “cattivi” dal finale sorprendente. L’alta tecnologia impiegata e la trasposizione in un ambiente “cartoon” rendono la storia narrata nel corto emblematica di quella accaduta nella vita reale. Con la differenza che nella fiction le differenze servono a far evolvere la società, e non a creare conflitti. «Già in fase di realizzazione il nostro corto animato ha catalizzato attenzioni mediatiche dovute ai valori culturali, oltre che estetici e tecnologici, di un progetto che speriamo abbia la più ampia diffusione possibile per i valori che trasmette ai ragazzi – spiega Stefano Siganakis – Questo è solo l’ultimo dei nostri lavori. Nei prossimi 3 anni di Side Academy vogliamo moltiplicare il numero degli iscritti grazie anche al processo di internazionalizzazione iniziato da poco».