“Tra qualche mese, con le nuove funzionalità, l’app diventerà un prodotto formativo e pratico, alla portata di tutti”, racconta Leonardo Capotosto, cofondatore della startup, presente allo StartupItalia Village, che si rivolge a studenti e appassionati di finanza attraverso competizioni simili a quelle del fantacalcio
Come il fantacalcio, ma applicato alla finanza. L’idea di FantaTrading, startup lanciata nel 2021 a Firenze da Lapo Nidiaci, CEO, e Leonardo Capotosto, CMO, nasce per provare a dare una risposta a un dato negativo, raccontato a StartupItalia dallo stesso Capotosto. “Mentre studiavamo economia all’università, ci siamo chiesti quanto il resto della popolazione conoscesse il mercato finanziario e il mondo degli investimenti. Tramite alcune analisi di mercato, abbiamo scoperto che il tasso di alfabetizzazione finanziaria nel mondo è davvero basso, soprattutto tra i più giovani”.
Da questa considerazione prende le mosse il progetto di FantaTrading, uno strumento di educazione finanziaria che sfrutta i criteri della gamification, tipici dei videogiochi – in questo caso del fantacalcio -, per insegnare nuove nozioni a studenti e appassionati della materia. Sull’app è possibile partecipare alle leghe nazionali, competizioni dove è possibile sfidare gli altri utenti e vincere premi reali, e istituire leghe private con gli amici. Se nella versione originale si ha un budget iniziale per acquistare i giocatori, sulla piattaforma realizzata dalla startup fiorentina lo scopo è creare il migliore portafoglio di investimenti possibile.
Oltre alla possibilità di organizzare tornei, FantaTrading offre altri contenuti specifici, raccolti in una sezione dedicata alla formazione in campo finanziario. Il 12 e 13 dicembre, la società toscana ha partecipato allo StartupItalia Village durante #SIOS22 Winter Edition all’Università Bocconi, circa un mese dopo aver ufficializzato la propria partecipazione alla settima edizione del programma di accelerazione Hubble, promosso da Fondazione Cr Firenze e Nana Bianca.
La storia di FantaTrading in cinque domande a Leonardo Capotosto
Quando nasce il vostro progetto e da dove ha origine l’idea?
FantaTrading nasce circa due anni e mezzo fa a Parigi, tra i banchi dell’università. Parlando con alcuni amici, ci siamo resi conto che, pur studiando economia, non avevamo idea di come funzionasse il mercato finanziario e, in generale, il mondo degli investimenti. Da lì, ci siamo chiesti quanto il resto della popolazione ne potesse sapere in materia e, tramite alcune analisi di mercato, abbiamo scoperto che il tasso di alfabetizzazione finanziaria a livello globale è davvero basso, soprattutto tra i più giovani. L’idea di uno strumento digitale, in grado di migliorare l’educazione finanziaria delle nuove generazioni attraverso la gamification, nasce da questa consapevolezza. Stiamo cercando di rendere l’educazione finanziaria semplice, divertente e alla portata di tutti.
Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più richieste nella vostra società?
Il nostro team è composto da sei persone. Oltre a me, responsabile della parte di marketing e sviluppo del business, Lapo Nidiaci si occupa della gestione operativa, Michele Bramante e Maurizio Rinaldi dell’information technology, Giada Ugolini e Aurora Paoli di digital marketing. Stiamo comunque ampliando la nostra squadra, in particolare nelle attività principali dell’azienda, ossia It e marketing. Cerchiamo competenze che uniscano soft e hard skill e abbiamo bisogno di collaboratrici e collaboratori che sappiano comunicare in modo efficace, ragionino fuori dagli schemi, siano dinamici e flessibili, per affrontare i cambiamenti quotidiani di una startup come la nostra. Oggi, siamo alla ricerca soprattutto di sviluppatrici e sviluppatori junior, in grado di utilizzare i principali linguaggi di programmazione e che siano focalizzati sul back-end.
“Il nostro algoritmo insegna agli utenti a diversificare e bilanciare il rischio degli investimenti”
Quale pensate sia la caratteristica in grado di distinguere il vostro progetto da realtà simili e competitor?
La nostra app è a 360 gradi uno strumento di educazione finanziaria gamificato. Il nostro algoritmo, capace di dividere gli investimenti simulati dagli utenti in categorie più difensive e offensive, è unico e consente agli utenti di imparare a diversificare gli investimenti, bilanciando il rischio. Con le nuove funzionalità, che rilasceremo fra qualche mese, FantaTrading diventerà un prodotto formativo e pratico alla portata di tutti.
“La nuova versione dell’app faciliterà il nostro ingresso in mercati internazionali”
Sul lato economico e di investimenti, a che punto è la vostra realtà? Ci sono novità in arrivo, sotto l’aspetto imprenditoriale o quello finanziario?
Stiamo chiudendo il nostro primo round di raccolta fondi. Abbiamo ricevuto 100mila euro da business angels e incubatori italiani. In più, alcuni investitori sono interessati a entrare a gennaio del 2023 e il nostro obiettivo per questo pre-seed è raggiungere i 200mila euro. Tra le novità in arrivo, c’è la nuova versione dell’app, che faciliterà il nostro ingresso in mercati internazionali. Annunceremo presto anche il nostro primo proof-of-concept (la prova di fattibilità, una dimostrazione pratica del progetto, per vagliarne le funzionalità e verificare l’efficienza e le potenzialità del prodotto, ndr) con una banca digitale italiana.
FantaTrading ha partecipato allo StartupItalia Village, nel corso di #SIOS22 Winter Edition. Che esperienza è stata?
Partecipare allo StartupItalia Village è per noi un orgoglio ed era un obiettivo prefissato lo scorso anno, quando eravamo dei semplici visitatori, con il nostro progetto ancora in testa e nulla di concreto in mano. È stata un’esperienza di crescita e confronto, un’occasione per ampliare il network, far conoscere il nostro prodotto e ricevere feedback da partner, investitori e altri fondatori.