Il bando che il Miur aveva aperto a febbraio 2014 è rimasto fermo per un anno. Ma ora torna in pista: la giuria deciderà chi ha vinto i 160 mila euro offerti dal progetto
Buone notizie per chi aveva partecipato al bando Talent Italy. Il progetto che il Ministero dell’Istruzione aveva avviato oltre un anno fa, e che metteva a disposizione 160 mila euro per progetti di corsi e-learning MOOC, torna in pista. Il bando era stato pubblicato sul portale di Talent Italy il 20 febbraio 2014, ma poi non si era saputo più nulla, e il sito abbandonato. Tra qualche giorno, però, verrà finalmente insediata la giuria. Il board selezionerà i progetti e, nelle prossime settimane, deciderà i 4 vincitori che si aggiudicheranno i finanziamenti.
La sfida italiana per i MOOC
Talent Italy è il primo “Challenge Prize” italiano, ovvero un programma nazionale volto a promuovere l’innovazione attraverso delle “sfide” per ovviare a dei problemi. La sfida, nel caso di Talent Italy, era la “Open Education: sviluppo di un MOOC per scuole e università italiane”. I MOOC, acronimo di Massive Online Open Course, sono corsi online aperti a tutti. Pensati e creati per essere fruiti sul web, abbracciano qualsiasi tipo di materia. I MOOC sono una grandissima risorsa per gli studenti, che possono apprendere a distanza, senza limiti di tempo, con grande libertà di scelta degli argomenti. Per questo motivo, le università europee e statunitensi hanno cominciato da qualche anno a produrre questi corsi online, ma l’Italia è indietro (ve ne avevamo parlato anche qui). Per ovviare a questo ritardo il Miur ha aperto Talent Italy, che mette a disposizione 4 premi del valore totale di 160 mila euro: 100 mila euro per il miglior progetto di MOOC tra quelli inviati, e 20 mila euro ciascuno al secondo, terzo e quarto classificato.
Il bando
Al bando poteva partecipare una platea molto vasta: cittadini, startup, Enti pubblici e Università. Il processo di selezione si divideva in due fasi: come prima cosa si doveva presentare il progetto redatto in inglese, e poi si doveva sviluppare il corso realizzato su una piattaforma online. Inoltre i partecipanti dovevano anche preparare un video in cui presentavano il proprio corso. I progetti dovevano avere alcuni requisiti fondamentali: accesso gratuito, disponibilità online di tutti i materiali didattici, possibilità di fruizione su larga scala, verifiche dei livelli di apprendimento raggiunti, attività di supporto alla didattica che prevedano interazione tra docente e studente, certificazione finale che attesti il conseguimento degli obiettivi formativi.
L’attesa
Lo scorso 3 maggio, durante la puntata del programma “The Innovation game” è stato Marco De Rossi, il giovane fondatore di Oilproject, a ricordare che il bando era fermo. De Rossi, 24 anni, ha ideato Oilproject, “la scuola aperta 24 ore, 7 giorni su 7” dieci anni fa. La piattaforma online per l’insegnamento e l’apprendimento di diverse materie, lo scorso aprile ha toccato un milione e 100 mila utenti. “So che un imprenditore deve fare da sé e non si deve appoggiare allo Stato – aveva detto De Rossi durante la puntata – ma se ci aiuta è ben accetto. Per esempio, c’è stato un bando un anno fa, per fare dei progetti per corsi Mooc. Abbiamo partecipato, ma non ci hanno fatto sapere più nulla, non hanno mai nominato neanche la giuria. Da 14 mesi aspettiamo”. L’attesa è finita.