Secondo uno studio condotto da Nathan Brooks della Bond University i dirigenti di azienda si dimostrano poco inclini all’empatia, egocentrici, con la tendenza a mentire. Tutte caratteristiche tipiche di un disagio mentale che non aiuta le relazioni sociali
Quando si sentono insieme le parole «dirigente» e «psicopatico» non si può fare a meno di pensare al film American Psycho: uno yuppie in carriera nella Wall Street degli anni Ottanta che era in realtà un feroce assassino. Ma pare che non sia necessario scomodare Christian Bale e la sua interpretazione cinematografica per rendersi conto di un fenomeno che è tutt’altro che finzione: una ricerca dello psicologo forense Nathan Brooks riportata dal The Independent è arrivata alla conclusione che su cinque Ceo di aziende corporate, uno ha degli evidenti tratti psicopatici. Come ogni ricerca è da prendere con le dovute cautele, ma in alcuni tratti pare davvero verosimile.
Tradotto in maniera meno terrificante: scarsa attitudine all’empatia, superficialità, egocentrismo e tendenza alla menzogna sono le caratteristiche principali degli amministratori delegati secondo il ricercatore della Bond University. Un 21 per cento dei 261 professionisti presi in considerazione lo dimostra.
Una percentuale simile a quella delle carceri
Il dato che allarma è che la percentuale registrata è paragonabile a quella riscontrata nelle carceri. Insomma, tra i capi di azienda il disagio mentale sarebbe diffuso nella stessa misura in cui si manifesta tra i carcerati. La media nella società non supera il 4 per cento. Secondo il dottor Brooks il motivo di questo fenomeno sarebbe da cercare nelle metodologie di selezione dei dirigenti che spesso non tengono conto della personalità dei soggetti, ma si soffermano solo sulle competenze lavorative.
A confermare questa ipotesi anche gli altri due ricercatori che hanno partecipato allo studio, Katarina Fritzon della Bond University and Simon Croom dell’università di San Diego. I risultati dell’indagine sono stati presentati al congresso annuale dell’Australian Psychological Society a Melbourne.
Le caratteristiche dello psicopatico di successo
A ben pensarci forse è anche il ruolo a determinare una selezione naturale delle tipologie di individui: negli affari per avere successo sembra inevitabile avere determinate caratteristiche caratteriali: «Di solito gli psicopatici tendono ad essere affascinanti e appariscenti.
Questo permette loro di ottenere successo nel breve periodo, salvo poi rimediare dei fallimenti più in avanti», ha detto al sito australiano News.eu il ricercatore dell’università Atkanta’s Emory, Scott Lilienfeld. Le consieguenze di questo disturbo sono diverse e vanno dalle difficoltà a relazionarsi con colleghi e sottoposti, a una scarsa capacità di gestire le reazioni istintive. In alcuni casi questi comportamenti possono sfociare anche in atteggiamenti violenti.
Le professioni più a rischio
Pare comunque che quella dei dirigenti di azienda non sia l’unica categoria a rischio. Ci sono altre professioni che sono più esposte alla concentrazione di tratti psicopatici. L’Independent ha stilato una classifica: dopo i ceo, sono gli avvocati e le persone che lavorano nei mezzi di informazione come tv e radio a manifestare maggiormente queste tendenze. Ecco le 10 professioni con più psicopatici:
1. CEO
2. Avvocato
3. Media
4. Commesso
5. Chirurgo
6. Giornalista
7. Agente di polizia
8. Ministro del clero
9. Chef
10. Impiegato statale
Questa speciale top ten dimostra che non sono solo coloro che svolgono lavori di responsabilità ad essere più esposti. Al quarto posto si posiziona il lavoro del commesso e a chiudere la classifica ci sono gli impiegati statali che testimoniano così che davvero nessuno è immune al problema.