Il 6 aprile c’è la #TIMgirlsHackathon, la maratona di programmazione dedicata alle studentesse delle superiori: 280 ragazze in 4 città italiane sfideranno il cyberbullismo e il gender gap a colpi di coding
Non è la prima volta che noi di Codemotion ci attiviamo a favore della riduzione del divario di genere nella tecnologia: il #TIMgirlsHackathon – la maratona di programmazione dedicata alle ragazze del secondo triennio delle superiori, organizzata da TIM in collaborazione con Codemotion – è ormai alla sua quinta edizione e, dopo aver incontrato centinaia di ragazze di Roma, Bologna, Milano, Venezia, Torino, Napoli e Catania, mercoledì 6 aprile chiameremo alla sfida le studentesse di quattro nuove città contemporaneamente: Padova, Firenze, Cagliari, Bari. Obiettivo: creare un’app contro il cyberbullismo, senza possedere necessariamente competenze di coding, per rendersi conto che programmare è più facile di quel che sembra e, soprattutto, è una disciplina appassionante e creativa in cui le donne, come già successo più spesso in passato, possono fare davvero la differenza. L’evento è gratuito: per partecipare è sufficiente compilare il form di iscrizione online.
Donne e coding
Una sfida possibile grazie a TIM e ai tutor della scuola di tecnologia di Codemotion Kids, che negli ultimi due anni hanno già avvicinato al coding e alla robotica più di 15 mila ragazzini in tutta Italia e accompagneranno le studentesse in questa avventura. Una giornata di formazione fuori dall’aula in un ambiente stimolante nel quale poter conoscere Mentor eccezionali, testimonial di una leadership al femminile che ha saputo abbattere pregiudizi e vincoli culturali. Sì, perchè se è vero che il mondo del coding oggi è in gran parte maschile, non tutti sanno che non è sempre stato così e che, anzi, questa situazione si è generata come frutto di uno stereotipo soprattutto culturale.
Fino ai primi anni Ottanta il numero delle programmatrici era in crescita e donne eccezionali hanno lasciato un segno in questo settore
Ada Lovelace, figlia del poeta inglese George Byron, fa la prima programmatrice della storia, la bellissima attrice Hedy Lamarr, inventò nel 1942 un sistema di trasmissione oggi usato nel bluetooth e nel wifi, Elsie Shutt fondò nel 1958 una delle prime aziende di software, in cui tutte le programmatrici erano donne! Sono solo alcuni esempi che ci permettono di abbattere quel pregiudizio che vede come “territorio” maschile l’interesse, la passione e il talento per la scienza e la tecnologia.
L’app contro il cyberbullismo
Il 1984 è stato l’anno in cui è partita un’inversione di rotta inarrestabile, che iniziamo a ribaltare nuovamente solo oggi: con l’introduzione del personal computer, la pubblicità ha iniziato a rappresentare il pc solo come un gioco per maschi. Il risultato? a meno bambine viene comprato un pc, meno ragazze imparano ad usarlo, meno si appassionano a discipline scientifiche e chi lo fa è più indietro rispetto ai coetanei maschi nell’uso della tecnologia. Con il #TimGirlsHackathon vogliamo dare un messaggio: programmare non è solo una cosa da uomini! Con iniziative come questa vogliamo fare un passo concreto per combattere questo pregiudizio coinvolgendo le ragazze su un tema, quello del Cyberbullismo, che le tocca profondamente e da vicino. Recenti studi hanno dimostrato infatti che il cyberbullismo, subito o agito, tocca circa un quarto degli studenti, portando a conseguenze anche molto gravi sia per il ragazzo o la ragazza coinvolti che per la famiglia.
Il mese delle STEM continua
In questa edizione l’evento ricade all’interno dell’iniziativa Il mese delle STEM del progetto Noi siamo Pari del Ministero dell’istruzione università e ricerca, che ha l’obiettivo di avvicinare le ragazze alla discipline scientifiche. Fin dalla scuola, le donne possono fare la differenza in questo ambito, anziché “subire” la tecnologia, ed avvicinarsi a una professione creativa e appassionante, che è tra le più richieste e meglio retribuite. Eppure oggi in Italia secondo il MIUR solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo verso le materie STEM (Science, Technology, Engeneering, Mathematics) e di queste pochissime hanno una carriera effettiva: in Europa (e in Italia) solo il 9% dei professionisti nel campo della tecnologia è donna e sono solo il 5% le CEO donne nel settore dell’ICT, secondo i dati del World Economic Forum. Tra pochi anni, entro il 2020 secondo le stime, ci sarà una carenza di oltre 800mila posti di lavoro nell’informatica: è il momento giusto per invertire la rotta e avvicinarsi a un mondo che non è solo appassionante, ma è anche alla ricerca disperata di nuove risorse di talento. lI team del progetto vincitore della #TIMgirlsHackathon si aggiudicherà il premio messo in palio da TIM – un tablet per ciascuna partecipante – e tutte potranno scoprire con l’aiuto di programmatrici esperte una nuova passione. Girls can do it!
Mara Marzocchi,
co-founder di Codemotion