E-school, università gratuita, incubatori per le startup negli atenei. Siamo andati a Tallinn per vedere come si studia nel Paese più digitale del mondo
La Vabaduse Väljak, o “Piazza della Libertà” si trova al confine tra la parte medioevale e la parte nuova di Tallinn. E’ lineare, un enorme spiazzo assolato in questa giornata di fine maggio. Tantissimi ragazzi approfittano del sole senza nuvole, evento raro in Estonia, e vanno di skateboard. Questi sono i veri nativi digitali d’Europa: parlando con loro si capisce che sono cresciuti con il mito del team che proprio qui, a Tallinn, ha creato Skype, e con l’idea che l’accesso a internet è un diritto umano. L’Estonia sta crescendo la sua e-generation. Il Paese più digitale del mondo, con una pubblica amministrazione “paperless”, senza carta, e una società dove tutto, dal pagare le tasse al votare alle elezioni, si fa online, per costruire la sua rivoluzione, è partito dalla scuola.
“La prima mossa per digitalizzare l’Estonia era ovviamente portare internet ovunque. E le prime strutture dove l’abbiamo portato sono state le scuole”
spiega Andres Kütt, l’ingegnere che è a capo dell’infrastruttura digitale costruita per il progetto “e-Estonia”, cioè il programma messo in piedi per trasformare l’intera società in una e-society, una società dove tutto si può fare attraverso il web. E l’istruzione è naturalmente una parte molto importante del progetto. Ci sono riusciti? Sembra di sì: secondo le stime pubblicate dall’Ocse a metà di maggio 2015, l’Estonia è al settimo posto al mondo per risultati scolastici in matematica e scienze (76 i paesi presi in analisi). Le prime posizioni sono tenute dai paesi asiatici, la sesta è la Finlandia, e la settimana è l’Estonia, al secondo posto in Europa. L’Italia è al 28esimo posto. Ma come hanno fatto?
e-kool
Cominciamo dal principio. Il governo offre a ogni bambino che nasce un’email personale con dominio @esti.ee. Dal 2002-2003 l’Estonia ha diffuso praticamente in tutte le scuole del paese il sistema “e-kool”, ovvero la e-school: una piattaforma che collega studenti, insegnanti e genitori. L’obiettivo è coinvolgere attivamente i genitori nel processo di apprendimento dei bambini e diffondere in modo più semplice le informazioni. Niente pagelle cartacee, ma solo voti condivisi direttamente attraverso il web. Tutte le dispense e gli argomenti delle lezioni sono disponibili online, come anche le assenze e i compiti a casa. L’e-school è usata oggi dall’85% delle scuole del Paese, che significa il 95% degli studenti di ogni grado. Alla fine della scuola superiore i ragazzi devono sostenere l’esame di stato: i risultati vengono pubblicati sulla piattaforma statale Eesti.ee, oppure inviati allo studente con un messaggio sul telefono. Se lo studente vuole continuare a studiare all’università può inviare la richiesta sempre attraverso la piattaforma che avrà accesso diretto al suo voto di maturità, e lo studente non dovrà presentare niente di cartaceo.
L’università è gratis
“Più dell’80% dei nostri studenti universitari non devono pagare alcuna tassa. I corsi sono gratuiti” mi spiega Mari Laikre, dell’ufficio relazioni internazionali dell’Università della Tecnologia di Tallinn, mentre percorriamo il campus dell’ateneo. Non sono sicura di aver capito, così glielo chiedo di nuovo: “Sì, hai capito bene, quasi tutti studiano gratuitamente. Non solo: ci sono corsi gratuiti anche per gli studenti stranieri”. Per esempio quello in “Cyber security”, il master in “Health care technology” o quello in “Mechatronics”. “In questo campus studiano circa 13 mila studenti di cui 1.500 provengono da altre nazioni. Qui c’è la più grande comunità internazionale in Estonia: è un posto abbastanza stimolante”. Prima di entrare nell’ateneo, Mari mi mostra i camminamenti di vetro sospesi che collegano un palazzo all’altro del campus, “perché d’inverno abbiamo neve e temperature sotto zero, ed è meglio passeggiare al chiuso”. Poi si ferma e mi mostra il design di una delle facoltà: “E’ la corteccia di un albero in pixel. Volevamo trasmettere l’idea di una conoscenza che cresce, di una tecnologia che si evolve come la natura e nel rispetto della natura”. All’Università della Tecnologia di Tallinn si possono seguire corsi (in estone e in inglese) sulle ITC applicate in qualsiasi campo, che difficilmente si potrebbero seguire in altri atenei del mondo. Un esempio: la specializzazione in “E-governance Technologies & Services”. Un corso che deve essere particolarmente efficace, dal momento che l’Estonia è la prima nazione al mondo ad avere applicato il governo digitale, dove tutte le votazioni dei ministri vengono effettuate dai tablet personali, anche da remoto, e non durano più di 15 minuti. Il campus è moderno e perfettamente integrato nella natura, in perfetto stile nordico: mappe interattive su grandi monitor colorati, vetrate altissime, per sfruttare, d’inverno, ogni raggio di luce, e poi prati e alberi di betulle non appena si esce all’esterno.
Mektory, dove nascono le startup (e il vicino di casa è Skype)
Oltre agli studenti, all’Università della Tecnologia di Tallinn ci sono anche 150 aziende di hi-tech. Una di queste è Skype che è stato sviluppato proprio in queste stanze, e che ora ha la sua sede in un edificio attaccato al campus. Per facilitare l’incontro tra studenti, imprenditori e aziende, qui a Tallinn hanno costruito il Mektory (qui il nostro video): finito di rinnovare nel 2013, è il centro per l’innovazione e il business. Fuori appare come un enorme rettangolo giallo, che si vede anche da lontano nelle giornate nuvolose. Il suo logo è il volto di una tigre: “Forse per simboleggiare il grande balzo che l’Estonia ha fatto con la sua rivoluzione digitale” commenta Mari. Qui gli studenti possono concretizzare le proprie idee con l’aiuto di mentor e di aziende. Possono avere uno spazio fisico a disposizione e dar vita alla propria startup. Appena si entra si viene accolti da uno schermo con tutte le informazioni su programmi e attività. Poi ci sono i corridoi che conducono ai laboratori. “Volevamo fare qualcosa che fosse effettivamente utile per la società. Così abbiamo costruito questo posto, dove gli studenti possono entrare in contatto con gli imprenditori. Abbiamo stretto 500 partnership con università straniere. Con l’Italia, ad esempio, abbiamo una partnership con il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino” spiega Reijo Karu, Direttore dei progetti internazionali dell’Università della Tecnologia di Tallinn. Il business model del Mektory è semplice: ogni laboratorio ha un supporter tra le tantissime aziende presenti (Ericsson, Siemens, Samsung, solo per citarne alcune). “Gli imprenditori si fanno pubblicità attraverso il Mektory: sta diventando una sorta di brand riconosciuto in tutta l’Estonia. Dal governo abbiamo avuto solo 5.000 euro: tutto il resto è stato dato dai privati” continua Reiju Karu. Distribuiti sui 4.500 metri quadrati, su tre piani, ci sono le stanze per le startup, i laboratori dove i bambini intagliano il legno con una speciale macchina che impedisce tagli e incidenti, un poligono per testare i robot, un centro spaziale che organizza corsi di astronomia e tecnologia spaziale per bambini. C’è anche una stanza in costruzione che sarà riservata ai Lego: i famosi mattoncini danesi di plastica saranno usati non per giocare, ma piuttosto per insegnare concetti o business model agli startupper.