Il dirigente scolastico del “Majorana” di Brindisi ha proposto la riqualificazione di spazi abbandonati della città per trasformarli in aule per gli studenti
Un campus all’americana in Puglia. Salvatore Giuliano, il dirigente dell’istituto tecnico industriale “Majorana” di Brindisi una ne fa e cento ne pensa. Stavolta dal cassetto dell’innovativo preside è uscita l’idea di ridare vita alla Cittadella della Ricerca a Brindisi realizzando un centro di cultura e formazione, uno spazio capace di ospitare gli studenti e di collegare la scuola secondaria superiore all’Università già presente sul territorio oltre che alle aziende. Una scommessa che potrebbe ristrutturare e riqualificare una zona abbandonata da tempo. Un sogno che Giuliano è pronto a realizzare: “Il 15 luglio luglio avremo un primo tavolo tecnico con Regione, Comune di Brindisi, Provincia e Indire. Ho intenzione di chiedere l’utilizzo della struttura già a partire da agosto per realizzare la summer school del “Majorana”. L’obiettivo resta comunque quello di trasferire la nostra scuola a partire dal settembre 2017”.
Oggi l’istituto, infatti, si trova in un edificio inadeguato con un affitto da pagare. Costi troppo alti che nessuno si può più permettere. Meglio investire nel futuro. “Vogliamo creare un campus tra i più innovativi al mondo, servirà al Majorana ma penso anche ad altre scuole. Potremo accogliere giovani che sono della scuola e non. Penso ad un centro che possa aggregare i ragazzi. Essendoci l’università si potrebbero creare dei corsi pomeridiani e consentire agli studenti di avere dei crediti che varranno per i loro studi futuri”.
Giuliano pensa alle potenzialità della struttura: “Ci sono 87 camere con bagni privati e cucina; c’è un auditorium da 650 posti; campi da calcio e da tennis; un servizio mensa grazie ad un centro cottura autonoma e persino una fermata del treno che può agevolare i collegamenti con la città e con i paesi limitrofi. Accanto esiste un laboratorio della Camera di Commercio mai entrato in funzione che potremmo usare ma soprattutto credo che potremmo creare delle utili sinergie con il territorio. Alla Cittadella ci sono i laboratori di ricerca dell’Enea e del Cnr: gli scienziati di queste aziende potrebbero essere utili all’offerta formativa della scuola; un potenziamento dell’alternanza scuola/lavoro funzionale al nostro istituto”.
Il numero uno del “Majorana” è deciso ad andare avanti, vuole arrivare al taglio del nastro della nuova opera: “Bisogna sollecitare la politica a fornire delle risposte immediate: la riqualificazione di quell’area è un’esigenza di un’intera comunità. La nostra scuola è bloccata, dagli anni Settanta e gli enti pagano un canone di locazione assurdo. Non ha senso, potremmo risparmiare trasferendoci alla Cittadella. Abbiamo bisogno di spazi adeguati: non possiamo introdurre innovazione tecnologica se non abbiamo luoghi adatti”. Un primo sopralluogo è già avvenuto nei giorni scorsi. Giuliano, che fa parte dello staff del ministro Stefania Giannini, avrebbe già ottenuto anche la benedizione da Roma. “Sarà una città nella città, un luogo aperto ai giovani dalle otto alle venti. Daremo una grande opportunità – spiega il preside – alla scuola e al suo territorio”.