È tra le sette aziende cresciute di più negli ultimi 4 anni: ecco la strategia seguita da N.I.D.O. S.p.A..
Mettiamo il caso che siate in viaggio e abbiate scoperto di aver perduto il vostro passaporto. Ovviamente il primo passo da fare è quello di recarsi nell’ambasciata del paese straniero in cui siete e richiedere un duplicato. Non tutti sanno che dietro le macchine che ristamperanno il documento c’è un’azienda italiana che negli ultimi 4 anni ha fatto registrare una delle più alte crescite di fatturato: N.I.D.O. S.p.a.. A dirlo non è l’amministratore, Orlando Mancini, bensì Deloitte nella quindicesima edizione della Technology Fast 500 EMEA, una delle più autorevoli classifiche nel settore tecnologico.
Con un incremento di fatturato del 2.328%, l’azienda creata nel 2009 è seconda tra le sette società italiane segnalate da Deloitte. N.I.D.O. ha chiuso il 2015 con un fatturato di circa 6 milioni di euro e punta ad aggiungerne altri 3 entro la fine del 2016. “Il nostro business è soprattutto correlato alla pubblica amministrazione“, spiega Mancini”quindi la nostra crescita è legata alla pubblicazione e alla vittoria di gare d’appalto pubbliche”.
N.I.D.O. fa parte di un gruppo creato da Maurizio Cinti Piredda che, uscendo da una società che operava in questo stesso ambito, ha voluto navigare in solitaria. Ora N.I.D.O. si dedica alla produzione e la commercializzazione di soluzioni hardware e software e systems integration, con una forte specializzazione nelle aree Card, Document e ID Management, e Mobile Payment. La società ha la sede principale a Roma, con sedi anche a Milano e a Catania, e conta 25 dipendenti. “Ci siamo specializzati nelle soluzioni hardware e software necessari per la produzione di documenti identificativi sicuri. Ad esempio le macchine per la stampa e laminazione dei passaporti italiani presenti in tutte le ambasciate italiane nel mondo e nei commissariati sul territorio nazionale, le abbiamo fornite noi. N.I.D.O. è una creatura cresciuta in seno al gruppo: il riconoscimento di Deloitte è stato il coronamento della nostra attività”, racconta orgoglioso Mancini.
I freni italiani al mobile payment
Un’impresa non facile, mettere a segno una crescita a 4 cifre, in un paese come l’Italia, un paese fanalino di coda a livello europeo per sviluppo e interazione via e-commerce e mobile payment. “Uno dei principali ostacoli alla diffusione in Italia del mobile payment è la propensione tutta italiana a essere conservatori”, spiega l’amministratore di N.I.D.O.. “L’Italia è il paese dove si va ancora in Posta per ritirare la pensione in contanti.Ad oggi però mi sembra difficile anche solo pensare all’italiano medio che paga con il cellulare”.
Altro che Apple: se il colosso americano decide che si potrà pagare con lo smartphone, studiano la tecnologia e la vendono. In Italia questo non è ancora possibile anche per com’è fatto il nostro sistema bancario. “Evolvere significa adeguarsi a una governance sul sistema dei pagamenti. Con il nostro sistema bancario, nessuna azienda avrebbe potuto fare quello che ha fatto Apple”.
La soluzione di N.I.D.O per stampa e laminazione dei passaporti
Tuttavia quando si parla di sicurezza, N.I.D.O. sembra attrezzata per soddisfare sia le richieste del mercato nazionale che internazionale. Le soluzioni per la stampa e la laminazione dei passaporti ne sono un esempio, ma c’è di più. “Ci stiamo muovendo in due direzioni sul mercato globale: stiamo monitorando i pagamenti in forme diverse rispetto a quelle tradizionali legate all’uso del contante e delle carte. Poi siamo orientati verso i paesi emergenti per la creazione di sistemi identificativi dei documenti. Oggi c’è un grande bisogno di sicurezza nel Mediterraneo. Ci farebbe piacere poter dare un contributo”, racconta Mancini. “Avere la possibilità di garantire la corrispondenza fra persona e documento è importantissimo, e sicuro significa zero rischi di contraffazione. Ci sono diverse soluzioni, come la stampa del passaporto in policarbonato, molto più sicura, realizzata con una stampante laser”.
Per crescere c’è solo una strada da seguire: la qualità
Il quadro territoriale e culturale in cui opera N.I.D.O. appare sconfortante se si guarda all’Italia, ma carico di opportunità se si sposta lo sguardo oltre i confini. Tuttavia l’incremento di fatturato in quattro anni è figlio di una specifica vocazione dell’azienda: la qualità. “Offriamo soluzioni tecnologiche a problemi delicati. La qualità senza compromessi è nel nostro DNA”, rivela Mancini. Uno dei punti di forza dell’azienda è proprio l’assistenza tecnica. “Le macchine che forniamo fanno lavori importanti, quindi l’assistenza deve essere iperqualificata e fornita quasi in tempo reale”, illustra l’amministratore di N.I.D.O.. “Per noi è un vanto e ha un valore competitivo molto importante. L’altro punto di forza è la capacità di offrire la soluzione giusta al cliente. Le incognite sono talmente tante che fare la scelta giusta può fare la differenza fra qualità, sicurezza ed efficienza”.
Non solo sicurezza: il futuro di N.I.D.O. non è nella nicchia
Continuare a crescere è una vocazione, ma richiede uno sforzo di immaginazione e la creazione di una rete che va oltre l’Italia. Per N.I.D.O. il futuro si gioca su due fronti: il consolidamento del mercato ID e due mercati in cui espandersi. “Siamo distributori per Entrust, società che commercializza certificati di sicurezza per siti web, che è stata da poco acquisita da Datacard, società americana con cui ha rapporti rapporti storici. Si tratta di un nuovo mercato che ci farà uscire dalla nicchia“, spiega Mancini. “Inoltre nel nostro gruppo c’è una società, NPS, che sta iniziando a occuparsi di stampanti 3D. Uno pensa alle stampanti 3D come aggeggi che costruiscono modellini, ma in realtà possiamo produrre componenti meccaniche per qualsiasi filiera produttiva: magari Mercedes per le proprie vetture da Formula 1 potrebbe preferire farsi le parti in casa…”. Del resto cos’è un limite se non un obiettivo da raggiungere e superare?