Il legno è un materiale antisismico, sostenibile e sicuro: per questo il capoluogo lombardo ha appena firmato un accordo per usarlo nelle nuove scuole
Addio alle scuole in cemento e laterizi. Milano sceglie il legno per le aule del futuro. Non state sognando: la prima scuola in stile Scandinavo spunterà nel 2019 in via Virginio Brocchi. Poi toccherà alle medie di via Strozzi e alla primaria di via Viscontini. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi ed è arrivato grazie all’accordo tra il Comune e Federlegno Arredo. Nel bilancio di previsione 2014 era già prevista la spesa, 18 milioni circa e ora che la gara d’appalto è stata vinta dalla Cooperativa Arco Lavori insieme allo studio Atiproject non resta che aprire il cantiere.
Gli altri esempi italiani
Per il capoluogo regionale lombardo si tratta di una prima esperienza ma anche in Italia ci sono poche strutture totalmente realizzate in legno: una di queste è a Guastalla in Emilia dove è stato costruito un nido seguendo i criteri della bioedilizia. Qualche altro esempio lo si trova in Alto Adige e in Abruzzo dove dopo il terremoto il legno ha preso piede. La metropoli della moda è la prima città così grande a fare una scelta innovativa, al passo con l’edilizia scolastica dei Paesi del Nord Europa.
Le nuove scuole lombarde
La prima struttura che verrà realizzata in via Brocchi, al Gallaratese sarà inserita in un contesto di verde urbano con la presenza di orti didattici, giardini invernali. La scuola avrà degli spazi condivisi che ben si coniugheranno con l’ambiente circostante: un auditorium, una palestra e una biblioteca che saranno condivisi con la cittadinanza. Un impegno in termini finanziari che avrà un chiaro ritorno in termini ambientali: ogni metro cubo di legno utilizzato in sostituzione di un altro materiale da costruzione può immagazzinare 0,9 tonnellate di CO2. Inoltre il legno è un materiale isolante al punto da garantire, nell’edilizia scolastica, un risparmio energetico di circa il 40% rispetto alle strutture tradizionali. Altri vantaggi: la caratteristica anti sismica, la velocità dei tempi di realizzazione, la modularità delle aule che permettono una didattica innovativa. Una scelta al passo coi tempi che risponde all’appello che aveva lanciato il maestro Franco Lorenzoni: “Cari architetti, rifateci le scuole”.
Il legno: bello, antisismico e sostenibile
Un grido che era stato accolto dall’archistar Renzo Piano: “Ogni scuola dovrà essere un presidio di sostenibilità. La scelta ideale è il legno: bello, sicuro, antisismico e profumato”. Ma innanzitutto è energia rinnovabile. Basta piantare alberi per garantire la sostenibilità del progetto. Lo stesso Piano aveva parlato della necessità di effettuare studi di geotermia per ottimizzare il riscaldamento o il raffrescamento nell’uso di un materiale come il legno. Siamo di fronte pertanto ad una scelta, quella dell’amministrazione comunale di Milano, che potrebbe essere seguita da qualche altra realtà che guarda con attenzione a ciò che avviene nel Nord Europa dove la maggior parte delle scuole sono green. In realtà in Italia gli edifici realizzati in legno restano pochi nonostante l’impegno e la promozione di Legambiente e l’interesse di Federlegno a diffondere questa pratica.