«Dato lo scalpore suscitato dai nuovi criteri di iscrizione alle classi prime a.s. 2021/22, si ritiene opportuno sospenderne la delibera in attesa di un ulteriore confronto»
Ieri il Liceo Manzoni era finito su tutti i quotidiani del Paese per la deprecabile scelta di ammettere per il prossimo anno, visti gli spazi limitati per rispettare le norme anti – Covid-19, esclusivamente quegli alunni con almeno la media del nove (faranno fede i voti finali in seconda media in italiano, matematica e inglese) e la residenza nel pieno centro (zona 1) di Milano. Con buona pace della nostra Carta costituzionale che sancisce per tutti il diritto all’istruzione. Oggi, date le comprensibili polemiche per una decisione tanto classista e in forte tanfo di incostituzionalità, l’istituto ha deciso di ingranare la retromarcia.
Cosa ha deciso il Liceo Manzoni
«Dato lo scalpore suscitato dai nuovi criteri di iscrizione alle classi prime a.s. 2021/22 – ha scritto in una comunicazione la dirigente scolastica, Milena Mammani – si ritiene opportuno sospenderne la delibera in attesa di un ulteriore confronto». Il Liceo Manzoni aveva infatti spiegato di voler stringere le maglie della selezione in quanto, per via della normativa anti assembramento si potranno fare solo otto classi e, in più, è stato sostenuto che gli studenti che già ci sono, soprattutto quelli che sono ora in prima (la vecchia IV ginnasio), avranno bisogno di essere «riorientati». Insomma, «è bene cercare di accogliere nelle classi prime quegli studenti che, ragionevolmente, è prevedibile siano molto motivati e non bisognosi di un eventuale riorientamento».
© Liceo Ginnasio Statale Alessandro Manzoni di Milan…
Ma la decisione di preferire gli studenti con una media alta e, per di più, ricchi, in quanto residenti nel pieno centro di Milano, non aveva fatto storcere il naso soltanto a opinionisti, professori, costituzionalisti ed ex studenti del Liceo Manzoni ma anche agli studenti stessi. Contro questa decisione, nella giornata di ieri, come riportato da Repubblica, – ultimo giorno di scuola in presenza in Lombardia – gli alunni del collettivo Manzoni avevano organizzato un picchetto informativo e di protesta all’entrata del Liceo. “Troviamo inammissibile – hanno spiegato – che una scuola pubblica che dovrebbe essere accessibile a tutti e a tutte, ponga così spudoratamente un limite alle iscrizioni. Non vogliamo una scuola elitaria”.