“Your future, their future” è il video-spot che il governo inglese ha lanciato per reclutare insegnanti. Nel Regno Unito, infatti, c’è una carenza di docenti di matematica, chimica e geografia
“Il tuo futuro è il loro futuro”. E’ lo slogan che il governo britannico ha lanciato per far fronte alla mancanza di docenti di matematica, chimica e geografia. Potrà sembrare strano ma in Inghilterra è un’emergenza: secondo l’Unione nazionale degli insegnanti inglesi si spendono 733 milioni di sterline l’anno per agenzie che forniscono supplenti. Un costo insostenibile e inutile cui la Gran Bretagna intende porre uno stop puntando a reclutare un esercito di prof preparati. Per fare questo il ministro Nicky Morgan ha lanciato una campagna di reclutamento con un video diffuso su YouTube, 4oD e Sky Go, in cui gli insegnanti rispondono alla domanda “Cosa fa un buon insegnante oggi?”. E’ la risposta è: “Trasformano il futuro in realtà”.
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L’obiettivo del governo è quello di convincere i giovani che escono dall’accademia a salire in cattedra. “La nostra campagna – è spiegato sul sito del governo – ha un ruolo importante per attrarre nuove persone alla didattica e incoraggiare i migliori laureati a prendere in considerazione l’idea di insegnare”. Il ministero si è rivolto alle 600 scuole di formazione per diventare docente, all’Istituto di fisica e alle Università nella speranza di riuscire ad affascinare gli studenti a questo mestiere e soprattutto per riuscire a trovare chi può insegnare matematica, chimica, fisica e geografia. Oltre alla campagna video il ministero inglese ha predisposto un sito dedicato a chi volesse intraprendere questa carriera cercando di ammaliare i futuri prof e dando le informazioni necessarie. Un programma di marketing che punta a colmare la lacuna e a risparmiare quei 733 milioni di sterline: “L’insegnamento – spiega il ministro – non è mai stato più attraente in quanto è una carriera che offre grandi opportunità per la progressione. Gli insegnanti svolgono un ruolo cruciale nel fornire il piano del governo per l’istruzione e per preparare i giovani alla vita moderna della Gran Bretagna”.
Parole e immagini che la politica inglese ha accompagnato anche a qualche promessa per riuscire ad attrarre gli studenti: “Il governo sta offrendo incentivi”. Un’iniziativa che rilancia la figura del docente nell’immaginario collettivo dove è sempre meno considerato. In Inghilterra come in Italia non sempre questa professione è presa in considerazione come può essere quella di un architetto o di un medico.
Ad aggravare questa situazione nel nostro Paese è anche la questione dello stipendio: secondo il rapporto presentato in questi giorni dall’Ocse “Education at Glance 2015”, gli insegnanti guadagnano meno rispetto ai lavoratori con un livello d’istruzione simile. Per esempio nel 2013, i docenti di età tra i 25 e i 64 anni nella scuola pubblica secondaria inferiore recepivano in media due terzi del salario medio dei lavoratori con qualifiche comparabili. Finora in Italia non è stata lanciata alcuna campagna di reclutamento ma nel prossimo decennio molti docenti andranno in pensione e potrebbero crearsi due situazioni: o la necessità di trovarsi molte cattedre scoperte soprattutto per alcune materie dove già mancano insegnanti o un rivoluzionario ricambio generazionale.