Selezionati 8 progetti che hanno già ricevuto un assegno annuale di 25 mila euro
Si è chiusa con successo la campagna di raccolta fondi dell’Università di Padova lanciata la scorsa primavera, in piena prima ondata, per finanziare la ricerca sul Covid-19 e sostenere progetti innovativi in quattro ambiti: biomedico, clinico, economico e psicologico-sociale. L’ateneo è riuscito a raccogliere oltre 280mila euro (per la precisione 283.829) grazie al contributo degli studenti, della collettività e delle imprese del territorio.
Due i bandi pubblicati, otto i progetti finanziati finora – ognuno con un assegno da 25.000 euro annuali.
Tra questi:
- per la ricerca biomedica “Detection of SARS-CoV-2 viral variants, their evolution, and phyilodynamics. May they have a role in reinfection cases and vaccine efficacy?”, Ricercatore Stefano Toppo del Dipartimento di Medicina Molecolare;
- per la ricerca clinica “Studio delle lesioni tissutali ed organiche in pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi: analisi morfologiche, molecolari, ultrastrutturali e correlazioni clinico-patologiche”, Ricercatrice Fiorella Calabrese del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità pubblica;
- per la ricerca economica “La competitività e la crescita delle imprese oltre la sopravvivenza: misurazione dell’impatto di SARS-CoV-2 sulle performance aziendali e stima dell’efficacia degli interventi governativi in Europa”, Ricercatore Amedeo Pugliese del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “Marco Fanno”;
- per la ricerca psicologico/sociale “Benefici sociali e psicologici con il supporto delle tecnologie comunicative”, Ricercatore Natale Canale del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione.
Altri 33 progetti sul Covid-19 sono stati pubblicati sul sito dell’Università di Padova (https://web.unipd.it/covid19/) in quanto di possibile interesse per nuovi finanziamenti.
«La ricerca è l’arma migliore che abbiamo a disposizione per sconfiggere la pandemia – ha commentato il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto – Per questo motivo abbiamo lanciato, già all’inizio dell’emergenza, una raccolta fondi per finanziare quattro progetti di ricerca di alto livello. La risposta del territorio è stata forte: grazie al contributo di tutti, privati e mondo imprenditoriale, abbiamo così ottenuto una cifra importante. Una spinta essenziale a favore dei nostri ricercatori: donne e uomini che lavorano con passione e grande competenza nel combattere il Covid-19. Uno sforzo che si aggiunge allo stanziamento di 15 milioni di euro che l’Ateneo ha voluto fare per favorire studenti e loro famiglie. La pandemia ha ricordato a tutti il valore della scienza: l’unica in grado a dare risposte alle domande che l’emergenza ci pone».