Il ministro dell’Istruzione estone, Jürgen Ligi, ha annunciato che verranno spesi 40 milioni di euro sul sistema della e-kool, che digitalizza completamente la scuola
Il ministro dell’Istruzione estone, Jürgen Ligi, ha annunciato l’intenzione di impiegare 40 milioni di euro per digitalizzare completamente tutte le scuole del paese entro il 2020. Secondo la televisione pubblica estone, i soldi saranno spesi per sviluppare il sistema che permette di studiare online e che collega alunni, professori e genitori con una piattaforma dove si trova tutto: dai materiali didattici ai risultati dei test (vi avevamo già parlato del sistema educativo estone qui). L’investimento totale è di 40,35 milioni di euro, dei quali 34 provengono dall’European Social Fund e i restanti dal governo estone.
In Estonia il sistema della e-kool, la scuola digitale, è già ampiamente sviluppato e utilizzato: l’ulteriore investimento che il ministero ha pianificato dovrebbe portare la scuola digitale in tutti gli istituti del paese e introdurre un sistema di esaminazione totalmente privo dell’uso della carta. Il ministro Jürgen Ligi ha rimarcato come finora le scuole si siano focalizzate sulla diffusione dell’infrastruttura che permette di insegnare e studiare attraverso la rete, ma che ora “l’attenzione verrà rivolta tutta verso la qualità dei contenuti e le possibilità di e-learning”.
Il portale della e-school verra potenziato, per permettere a molti più studenti di rintracciare i materiali di studio online e per facilitare i docenti nella distribuzione dei testi ai ragazzi. Tutti gli insegnanti riceveranno la formazione necessaria per utilizzare il portale. La scuola digitale permette agli insegnanti di mischiare le fonti tratte dai libri di testo a quelle gratuite del web, mentre lo studente ha l’opportunità di seguire percorsi di apprendimento tagliati secondo le sue esigenze e i suoi tempi. L’investimento fa parte del programma “Estonian Lifelong Learning Strategy 2020”, che ha come partner la Foundation Innove, l’Educational Technology Foundation e l’Università di Tartu.