Da chi vuole portare l’istruzione nei paesi in via di sviluppo a chi vuole migliorare il cibo nelle mense scolastiche. La top 5 delle aziende più innovative di quest’anno nel campo dell’istruzione
Dal life-long learning agli strumenti per gli insegnanti, dalle società che portano la scuola nei paesi in via di sviluppo a Google. Fast Company ha raccolto alcune tra le aziende più innovative del 2015 in fatto di istruzione. Ecco le società che insegnanti ed educatori dovrebbero tenere d’occhio, e di cui continueremo a sentire parlare.
1. General Assembly
Per le competenze necessarie nel mondo d’oggi. General Assembly è un centro per l’insegnamento, che si è esteso lo scorso anno da 9 a 13 città negli Usa, e diffonde le competenze di cui i lavoratori del mondo d’oggi hanno bisogno: digital marketing, sviluppo mobile, data science. Gli studenti lo apprezzano molto. Le ore di lezioni da anno in anno sono raddoppiate (da 117 mila a 260 mila) e l’organizzazione ha già 10 mila alumni: il 90% dei quali hanno trovato lavoro entro 3 mesi dalla fine del corso e il 99% entro un anno. I costi dei corsi vanno da 3.500 dollari per un corso part-time ai 10 mila per un full time da 10 settimane. Finora, l’organizzazione è stata in grado di offrire oltre 1 milione e mezzo di dollari in sostegno finanziario per gli studenti, grazie alle partnership con i provider di prestito Earnest e Climb. General Assembly, inoltre, sta per introdurre delle certificazioni per i suoi corsi in modo da rendere i propri corsi ancora più “pesanti” nel curriculum agli occhi di una azienda.
2. Revolution Foods
Per ricordare alle scuole che una mente sana sta in un corpo sano. Ogni giorno, Revolution Foods provvede a 300 mila pasti di quello che viene chiamato “vero cibo” in 25 città degli Statu Uniti, a soli 3 dollari a pasto. “Revolution” di nome ma anche di fatto: sta cambiando il cibo a cui i ragazzi sono abituati, per esempio realizzando hot dog più salutari. Ingredienti naturali, senza additivi, ma allo stesso modo appetibili ai teenagers: la società testa i propri prodotti direttamente nelle classi. Revolution punta anche ad espandersi sul mercato dei “lunchbox salutari”. I prodotti di Revolution Food sono venduti in oltre 2 mila negozi di alimentari.
3. Bridge International Academies
Per portare la scuola privata low-cost e di qualità nel paesi in via di sviluppo. Ve ne avevamo parlato qui. Bridge International Academies è partita dal Kenya per diffondere scuole private accessibili a chi vive con meno di 2 dollari al giorno. Le scuole Bridge assumono personale locale e gli forniscono i tablet con cui svolgere le lezioni, inviate direttamente dalla sede centrale Bridge. L’obiettivo della società è istruire 10 milioni di ragazzi entro il 2025.
4. Google
Perché sviluppa degli strumenti per gli insegnanti con prezzi accessibili. Chromebooks, la risposta economica ma funzionale agli iPad Apple, si stanno diffondendo sempre di più tra gli insegnanti, con una stima di 4 milioni di pezzi venduti agli insegnanti nel 2014. Google apps, che lo scorso anno ha introdotto nuove funzionalità per tracciare l’apprendimento degli studenti è molto usato dai docenti, mentre YouTube Education conta oltre 10 milioni di iscritti.
5. Teachers Pay Teachers
Per offrire agli insegnanti un luogo dove scambiare strumenti e conoscenze. Fondato nel 2006 da un insegnante che era stanco di avere poche risorse, Teachers Pay Teachers è un marketplace aperto per comprare e vendere lezioni e strumenti per l’insegnamento. Il sito è cresciuto negli anni e nel 2014 ha raggiunto i 100 milioni di dollari in vendite ed ha assunto Adam Freed, Coo di Etsy.