Il caso del video hard divulgato a Torino da adolescenti rimette al centro la questione dell’educazione digitale. Ecco l’app contro il cyberbullismo
Le hanno rubato l’intimità. L’hanno messa “in piazza”. Lei, 16 anni, torinese, neanche immaginava che un atto di sesso consumato in discoteca con un ragazzo conosciuto quella sera potesse trasformare la sua vita in un inferno. E loro, i registi di quelle immagini girate in un bagno all’insaputa dei due amanti, forse neanche potevano pensare di finire denunciati per aver condiviso sui social network quel video. Inimmaginabile. Non si sono resi conto. Non hanno capito quanto rischiavano. E’ la storia di una generazione che non conosce le regole del gioco. Si è trovata in internet ma nessuno ha spiegato loro cos’è la Rete. A farlo ora ci prova “Internetopoli”, la nuova applicazione realizzata dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr) per gli alunni delle scuole primarie e come aiuto per insegnanti e genitori che vogliano educare alunni e figli nativi digitali a un utilizzo consapevole e che favorisca l’interazione con le grandissime potenzialità della rete. Internet è come una città, fatta di indirizzi, luoghi e persone che la popolano ogni giorno.
Imparare ad orientarsi evitando rischi, godendosi il paesaggio e arrivando sicuri a destinazione non è semplice, soprattutto per i più piccoli. Serve un navigatore. Internetopoli, l’applicazione, scaricabile gratuitamente sul sito www.internetopoli.it, creata dalla Ludoteca del Registro.it, dall’anagrafe dei domini internet Made in Italy operante all’Iit-Cnr, in collaborazione con la Giunti, è proprio una guida, un gioco che cala i bambini in una città immaginaria “edificata” con numeri e indirizzi di persone, cose e istituzioni.
“Usa un’interfaccia semplice, animata da video e mappe con domande rivolte agli utenti nativi digitali: chi risponde esattamente passa al ‘quadro successivo”, spiega Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e presidente dell’area Cnr pisana. L’applicazione, compatibile per Lim (lavagna interattiva multimediale), funziona con i principali sistemi operativi su tablet, smartphone e pc. Internetopoli tocca i principali aspetti della navigazione sicura nella Rete da quelli di apprendimento a quelli ludici, fino al lato oscuro del web costituito da truffe e violazioni della privacy”.
“In maniera interattiva e semplice, per esempio, si avverte un bambino che se vuole invitare gli amici a una festa usando internet o i social network, deve seguire alcune accortezze”, prosegue Anna Vaccarelli, responsabile comunicazione del Registro.it. “In casa difendiamo la nostra privacy chiudendo le porte e accostando tende e persiane, anche in Rete non sempre vogliamo far sapere a tutti quello che stiamo facendo”.Internetopoli è stato adottato dalla Questura di Genova come sistema di apprendimento della navigazione sicura sul web per la campagna “Una vita da social”. La app è solo l’ultima iniziativa della Ludoteca del Registro.it del Cnr dopo la realizzazione dei cartoni animati della serie “Navighiamo sicuri con il Prof. Ittì’, visti da oltre 3.000 bambini delle scuole primarie di Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Liguria, Friuli, Calabria. Nel mese di aprile la Ludoteca approderà in Sardegna.