Sono terminati i lavori di restauro, curati dall’architetto Aziza Chaouni. Il complesso, che contiene una copia del Corano del IX secolo, sarà aperto anche al pubblico
La biblioteca più antica del mondo si trova a Fez, in Marocco. A fondarla, insieme a tutto il resto dell’università di Al Qarawiyyin, fu Fatima Al-Fihry, una donna musulmana, nel lontano 859. Oggi, a distanza di più di un millennio, è un’altra donna a prendersi cura di queste splendide stanze per metterle in sicurezza e farle tornare all’antico splendore. Aziza Chaouni, architetto per metà canadese e per metà marocchina (originaria proprio di Fez), ha curato la ristrutturazione della biblioteca negli ultimi 3 anni. Nonostante i diversi lavori fatti nel corso del tempo, gli edifici non erano in grado di mantenere stabile l’umidità al proprio interno, elemento decisivo per una buona conservazione dei manoscritti più antichi. «Inoltre soffrivano di difetti strutturali, come uno scarso isolamento termico, impianti antiquati, cavi elettrici esposti un po’ dappertutto, mattonelle rotte e assi scricchiolanti» racconta Chaouni.
Il suo team di lavoro ha installato panelli solari, nuovi canali di scolo, chiavi digitali per la sicurezza dei libri più importanti e, soprattutto, un impianto di condizionamento per il controllo dell’umidità. La biblioteca conserva qualcosa come 4mila libri rari e antichi manoscritti arabi redatti da intellettuali della zona nel corso dei secoli. I “pezzi” più importanti sono una versione del Corano del IX secolo e un manoscritto sulla giurisprudenza islamica del filosofo Averroè.
Il complesso universitario venne fondato inizialmente come una moschea, dopo che Fatima Al-Fihry ereditò le ricchezze del padre mercante. Intellettuale affascinata dalla conoscenza e dalla voglia di sapere, la donna supervisionò la costruzione degli edifici e si preoccupò di avere sempre i migliori letterati dell’epoca. L’università di Al Qarawiyyin si trova oggi in un’altra zona di Fez, ma la moschea e la biblioteca sono ancora al loro posto, dove le aveva volute Fatima. La biblioteca, che prima dei lavori era aperta solo a studenti e ricercatori, avrà un’ala aperta al pubblico, che la potrà ammirare in tutto il suo splendore.