RoboFriends è un’associazione che diffonde la robotica e la meccatronica a scuola: organizzando corsi e preparando i ragazzi a gare come la First Lego League
Chissà se Maria Montessori o il maestro Alberto Manzi avrebbero mai immaginato dei corsi di robotica e meccatronica in aula. E’ il volto 2.0 della scuola. L’innovazione digitale in Liguria non si fa solo a parole ma nelle aule: nel 2015 più di 1500 ragazzi dalla primaria alle superiori hanno partecipato alle dimostrazioni fatte dall’associazione “RoboFriends” nata nel 2014 come una squadra, composta da ragazzi di età compresa tra i 9 e i 16 anni e da alcuni coach e dirigenti, per diffondere la cultura della meccatronica a partire dai più piccoli. In primavera altri 300 studenti frequenteranno sedici ore di lezione passando dalla teoria alla pratica.
Un’esperienza che vede protagonisti la scuola, in primis, un team di ingegneri e l’associazione “RoboFriends” che ha l’obiettivo di offrire, a tutti quelli che ne condividono le finalità, un supporto di educazione all’innovazione attraverso le nuove tecnologie, utilizzando le esperienze acquisite nel mondo della scuola, dell’università e del lavoro. Come prova di gara i “RoboFriends”, hanno presentato il progetto scientifico “Migliorare l’apprendimento della robotica educativa attraverso la testimonianza diretta dei ragazzi”, che è valso loro il premio di “Migliore comunicazione scientifica” nella finale nazionale italiana First Lego League a Milano nel 2015, e la partecipazione ai Global Innovation Award negli Stati Uniti d’America.
Questa esperienza è servita da spunto per un progetto scientifico di più largo respiro che, tramite l’Università degli Studi di Genova, Coop&GO e l’Unicef vede coinvolte molte scuole e istituti. Sono già decine le classi in contatto con l’associazione per ottenere delle dimostrazioni e i corsi di introduzione alla meccatronica. Gli esperti partono dai principi elementari della meccanica, insegnano grandi concetti in maniera semplice: progettano i robot con i moduli Lego, utilizzano software specifici collegati direttamente ai sensori e ai movimenti delle macchine.
All’istituto comprensivo “Pegli” di Genova nei prossimi mesi si darà avvio ad una sperimentazione unica ed originale: grandi e piccini, allievi delle elementari e compagni più grandi lavoreranno insieme su questa tematica. Intanto al “Calasanzio” di Cornigliano la robotica è già arrivata sui banchi della primaria: trenta studenti tra i 9 e i 14 anni hanno partecipato ad un corso e ora sono pronti ad attivare un laboratorio permanente per continuare ad allenare i ragazzi. In pochi mesi hanno preparato una squadra per partecipare al campionato First Lego League, una competizione che mette a confronto giovani che arrivano da tutto il Paese sfidandosi nella realizzazione di robot con missioni specifiche. Ma non basta. Il lavoro fatto con i ragazzi dev’essere accompagnato ad una formazione adeguata agli insegnanti: l’associazione “RoboFiriends” punta a creare un gruppo di docenti che possa continuare il lavoro fatto, che diventi testimone di un’esperienza d’innovazione e possa contagiare altri colleghi. C’è da scommettere che ben presto anche in altri parti d’Italia, la robotica e la meccatronica, entreranno a far parte della programmazione didattica.