La legge di Bilancio allarga al 30% e rende strutturali le detrazioni per chi finanzia startup. L’obiettivo è portare il venture capital italiano a quota un miliardo entro il 2020, dai 100 milioni attuali
Obiettivo un miliardo di euro in investimenti in startup entro il 2020. E’ quello che si propone di fare il Governo aumentando la detrazione dal 19 al 30% per chi investe in startup. La somma che comprenderà le agevolazioni raddoppierà fino un milione di euro. E questo supporto non sarà più rinnovato ogni anno, ma sarà stabile.
Stando alle più rosee previsioni, quest’anno il mercato degli investimenti early stage dovrebbe attestarsi intorno ai 180 milioni. di euro. Quintuplicare questa cifra in 4 anni è un compito difficile. Ma aiutare chi investe aumentando le detrazioni è quello che gli operatori chiedono da tempo. Obiettivo dunque è raggiungere paesi come la Germania, che investe in media un miliardo di euro l’anno. Ma anche raggiungere i 500 milioni della Spagna potrebbe non essere male. L’estensione degli incentivi è voluta dal ministero dello Sviluppo economico di Carlo Calenda ed è contenuta nella sezione Industria 4.0 della legge di Bilancio.
Altro dato interessante è l’aumento dell’investimento detraibile, raddoppiato a un milione dai 500 mila euro che era. Il beneficio fiscale inoltre, scrive Repubblica, potrebbe più che raddoppiare: da 95mila a 300mila euro l’anno. Ma a patto di conservare almeno per tre anni l’investimento.
Secondo quanto scrive Repubblica, dal prossimo anno gli investimenti agevolati saranno anche quelli in Pmi innovative. Non più solo in startup. Per garantire stabilità al mercato inoltre l’incentivo viene reso strutturale. Una norma che, da quanto si apprende dal Mise, allinea l’Italia alle migliori pratiche internazionali. L’intero pacchetto, inoltre, secondo la stima il Mise, dovrebbe stimolare tra il 2017 e il 2020 investimenti privati per 2,6 miliardi di euro. Cifra nella quale sono compresi gli impegni già assicurati dalla Cassa depositi e prestiti.