A Bari, Eleonora e Maryann hanno dato vita al progetto “Lesson#1”, il primo corso per imparare “involontariamente” l’inglese tra musica e giochi. Per bimbi da 0 a 6 anni
Eleonora ha una laurea in lingue e letterature straniere. Maryann è madrelingua americana. Socie, amiche, ma, prima di tutto mamme con la passione per l’inglese e il pallino di poter far avvicinare a questa nuova lingua i bimbi in età prescolare. “Perchè bilingue non si nasce, lo si diventa!”, spiegano le due mamme. Una convinzione che si è tradotta in progetto: “Lesson#1”, il primo corso per imparare “involontariamente” l’inglese tra filastrocche, canzoncine, giochi.
Imparare l’inglese già a 0 anni
Le lezioni sono aperte a tutti i bambini da zero a sei anni. Proprio così: anche i più piccoli, anche quelli che ancora non sanno parlare e camminare inizieranno a prendere dimestichezza con l’inglese. Il loro metodo, risultato di studi e corsi didattici specifici, è basato sull’imparare divertendosi con diversi strumenti quali il gioco, la musica e il canto. “I bambini – spiegano le due mamme che tengono i corsi in via Celentano a Bari – si appassionano senza alcuna difficoltà alla lingua Inglese portando con sé un bel ricordo ma, soprattutto, un ricco vocabolario di uso quotidiano”.
L’apprendimento inconsapevole
Eleonora e Maryann hanno lavorato a lungo a questo interessante progetto. La loro filosofia, dettata soprattutto dall’esperienza materna trova le basi nell’apprendimento inconsapevole. Hanno creato quattro personaggi: una scimmia, un gatto, un cane e un orso. Ognuno di questi fantasiosi animali racconta il quotidiano ovvero il momento del risveglio, la pappa, il gioco, la nanna e altre avventure. Il tutto in inglese, chiaramente. Un modo divertente per imparare delle parole chiave essenziali per l’Abc dell’apprendimento di una lingua. I libri durante queste lezioni sono banditi: le due mamme usano solo il canto, il gioco e la musica. Un’organizzazione perfetta: i bambini sono divisi in due fasce d’età con piccolissimi gruppi. Il primo comprende i bimbi da zero a tre anni; l’altro i più “grandi”. Il tutto ha una durata di 45-60 minuti.
L’importanza dei genitori
Nessuno pensi ad una sorta di baby sitter moderna: mamme e papà non possono lasciare i bimbi ma diventano partecipi della lezione, imparano anche loro e dialogano con i figli. Anche questo è un processo nuovo ed interessante: quando i bambini, infatti, vedono un parente, un amico leggere, parlare un’altra lingua, scrivere o altro ancora hanno la tendenza ad emularlo. Maryann ed Eleonora possono essere considerate pioniere di questa esperienza che dovrebbe essere adottata da ogni scuola pubblica mettendo in gioco i metodi usati fino ad oggi. L’idea di fondo delle due mamme, cioè imparare divertendosi e apprendere “involontariamente”, permette di far crescere i bambini bilingui e dare loro gli strumenti per affrontare nel migliore dei modi tutto il percorso d’istruzione. Tra l’altro tutti sanno che in tenera età è molto più facile apprendere le lingue straniere. Una sfida significativa che parte da Bari ma che ben presto potrebbe arrivare in altre città italiane grazie a queste due mamme che hanno saputo coniugare la loro esperienza con la loro competenza.